Libri per ragazzi che raccontano il digitale

libri per ragazzi mondo digitale

“Nel Myra Data Center lavorano a turno, giorno e notte, un centinaio di Analisti distribuiti nei primi cinque piani, a ciascuno dei quali era assegnato il controllo degli abitanti di specifiche micro Zone del Governo. Il loro compito era monitorare ogni attività on line e consolidarla con le informazioni che arrivavano da tutti gli altri dispositivi utilizzati dagli utenti in rete assieme ai dati biometrici raccolti dai loro dispositivi personali”.

Se abitassi in una di queste micro Zone, Myra, sistema operativo integrato nella vita di ogni cittadino, sceglierebbe per te che film guardare, che canzone ascoltare, che maglione infilare la mattina e chi frequentare; potrebbe suggerirti persino il ragazzo o la ragazza che fa per te. È il mondo immaginato da Luigi Ballerini in Myra sa tutto, uscito qualche mese fa da Il Castoro: tutto è condiviso, ogni singolo istante della propria vita è social, tutto praticamente è già deciso. Ale e Vera si incontrano proprio così, perché Myra li ha identificati come perfetti l’uno per l’altra, pur senza poter davvero prevedere quel che succede quando i due ragazzi cominciano a interrogarsi, a farsi domande e, con altri coetanei, decidono di fare di testa propria, di scegliere da soli sfidando l’ordine dato e i centri di potere, in nome della libertà di essere quotidianamente al comando della propria vita. Una storia di ribellione che può aiutare a riflettere insieme, adolescenti e adulti, sull’uso dei social, sulla condivisione di aspetti privati della propria vita, sulle scelte che si è chiamati a fare anche nel semplice sfiorare un tasto, nel mettere un “mi piace”, nel condividere un’immagine.

L’autore non è del resto nuovo al tema avendo pubblicato nel 2015, sempre per Il Castoro, Io sono Zero, vincitore del premio Bancarellino l’anno successivo e destinato ai lettori da 12 anni. Il quattordicenne Zero vive nel Mondo, un ambiente virtuale in cui non si sfiorano altre persone, non si sente il freddo, ci sono obiettivi da raggiungere e si combatte utilizzando i droni. Quando improvvisamente questo Mondo si spegne, lui varca la porta per scoprire il mondo reale in cui nevica, la gente si parla, ci si innamora, non c’è uno schermo a proteggerti: un luogo di cui non sa nulla e dove tutto l’addestramento che ha ricevuto non serve. La sfida sarà quella di capire a che mondo vuole davvero appartenere.

Dentro uno schermo poi c’è chi ci finisce davvero: è il caso dei ragazzi protagonisti di Dottor Darkweb. Fuga dal telefonino, di Nicola Brunialti (Lapis, 2020) che presenta ai lettori dai 9 anni in su, una situazione contraria. Impazza Warmageddon, una sfida virtuale maschi-contro-femmine che viene giocata a livello internazionale e che li tiene impegnati in questo sparatutto, nascosti dietro i loro avatar. Quando però vengono risucchiati all’interno dei loro telefonini si trovano a dover superare prove e fughe, a dover attraversare le app che hanno caricato e a sconfiggere l’inventore del gioco che si nutre del tempo che ciascuno di loro passa sul cellulare trasformandolo in energia e potere.

L’ossessione per un gioco on line è anche al centro di Us, il romanzo per adolescenti – dai 14/15 anni in su – che Michele Cocchi ha pubblicato per Fandango, combinando il tema dell’overdose di digitale (in questo caso del sedicenne Tommaso che ha abbandonato ogni interesse, ritirandosi nella sua stanza, da vero hikikomori) con il tema storico. Il gioco on line a cui dedica praticamente tutto il suo tempo e a cui si partecipa in squadra con altre due persone di cui sai poco o nulla a parte l’avatar e con cui, come da regola, non puoi parlare, è basato su cento missioni storiche da portare a compimento: per ciascuna, i ragazzi vivono una giornata in uno scenario storico del ‘900, prendendo la parte delle vittime o dei carnefici. Che si trovino nel Sudafrica di Mandela, nella Germania nazista, nella Colombia delle Farc, dovranno decidere come agire, interrogandosi su cosa significhi davvero essere eroi, decidere con la propria testa, obbedire a ordini.

Il tema della rete non è del resto nuovo nei libri per ragazzi: già nel 2014 Adriana Merenda aveva pubblicato per Piemme Freeway Fake. Falsi profili, un romanzo destinato ai lettori da 12 anni, che metteva al centro della scena un altro aspetto dell’uso dei social. Marcella è una ragazza tanto sfrontata da rispondere addirittura al telefono in classe, incurante dei rimproveri dei professori; le sue dita corrono sempre sullo schermo dello smartphone, i suoi occhi sono incollati allo schermo, eppure riesce sempre a rispondere esattamente quando viene interrotta e richiamata. Quando scompare si scopre che ha aperto on line un falso profilo utilizzando il nome di Giada, la compagna che racconta in prima persona, e proprio dai social arrivano riflessi dei lati della personalità che Marcella non ha mai mostrato a nessuno.

Per i lettori a partire dai 9 anni, è in libreria per Erickson La banda degli Smanettoni – Il furto dell’identità digitale, scritto da Anna Fogarolo e abbinato a un gioco di carte, i cui quattro protagonisti soccorrono un’insegnante derubata della sua identità digitale, risolvendo misteri ed enigmi che li aiutano a saperne di più sul mondo del web e dei social.

Altro spunto di lettura, ironico e divertente, è Incontri ravvicinati del terzo topo di Giuseppe Festa (Salani 2019) in cui il mondo degli umani è visto e ridicolizzato dal punto di vista di una comunità di topi che vivono nel bosco e che si imbattono nel cellulare perso durante un pic-nic da un ragazzino: uno strano aggeggio che fa suoni, porta voci e fa comparire disegni divertenti se ci zampetti sopra. E pensa che i bipedi umani lo usano per comunicare! Che citrulli!

Del resto un cellulare può essere un ottimo mezzo di comunicazione a fin di bene, specie se vuoi parlare con qualcuno senza farti vedere, senza svelare la tua identità: capita persino che un nonno sia ben più abile, tecnologicamente parlando, del proprio nipote adolescente e utilizzi una valanga di sms provenienti da un numero sconosciuto per spingerlo a buttarsi nella mischia, a farsi una vita sociale, per stuzzicarlo e far sì che prenda coscienza delle proprie possibilità. Succede in Cuore a razzo, farfalle nello stomaco di Barry Jonsberg (Piemme, 2019). Età di lettura: da 11 anni.

Al contrario può bastare un post a rovinare la vita di qualcuno: La guerra dei like di Alessia Cruciani (Piemme 2019) fa conoscere ai lettori l’incubo di Cristiana e Ruggero che tremano a ogni notifica ricevuta. Entrambi frequentano l’ultimo anno della secondaria di primo grado; lei è sportiva e piace al più bello della scuola, lui intelligente e piace ai professori: quanto basta per scatenare le invidie dei compagni che cominciano a bullizzarli utilizzando proprio i social.

Temi diversi, ma non certo distanti; sfumature del mondo del web e dei social attraverso protagonisti di carta e avventure in forma narrativa. Come spesso accade, le parole di un romanzo, il veder riflessi sulla pagina i propri comportamenti e le possibili conseguenze – pur in uno scenario di fantasia – possono essere spunto per ulteriori confronti, partendo da una lettura condivisa per affrontare temi più ampi e declinare quel che succede nell’utilizzo delle nuove tecnologie.