Salis e l’equilibrio dei regni: una storia, tanti modi per raccontarla

Salis e l'equilibrio dei regni

Ci siamo appassionati alla storia di Salis sin dal suo esordio. Come avevamo scritto qui, all’inizio c’è stata un’app (Salis in fuga) affiancata da un ebook. Incuriositi sin da subito dal personaggio della giovane Salisedine, che vive in un mondo distopico dove gli ordini naturali si sono sovvertiti, avevamo voluto intervistare i suoi creatori, la scrittrice Daniela Morelli, l’illustratore Paolo D’Altan e la sviluppatrice Laura Rota di Rebelot. Sapendo che i loro approdi professionali fino a quel momento trovavano sponda soprattutto nella carta stampata, ci interessava conoscere più da vicino il loro esperimento narrativo sugli schermi touchscreen.

A questo trio va il merito di aver saputo non solo tratteggiare il più bel personaggio delle narrazioni digitali nostrane per ragazzi (ha vinto infatti il premio Andersen come Migliore Creazione Digitale 2016), ma anche di aver avuto nel tempo il desiderio e il coraggio di metterlo alla prova su tante piattaforme e attraverso diversi linguaggi espressivi.

Salis, oltre che app e ebook, è diventata infatti anche un’opera teatrale, con un coro di giovanissimi diretti da Pilar Bravo, una serie di laboratori collaudati con i ragazzi di tante scuole medie, una mostra con le illustrazioni di D’Altan, due libri autopubblicati… Insomma, l’affascinante figura della protagonista negli anni si è espansa in nuovi contesti e su altri supporti mediali, dando prova ad ogni nuovo adattamento di saper crescere pur mantenendo intatte le originali vitalità e potenza.

Il romanzo di Salis

C’era un unico problema: la storia di Salis si era interrotta nel 2015, dopo l’uscita della seconda app (Salis nella regione dell’acqua dolce), e non era dato conoscere il destino di questa disperata eroina alla ricerca del padre scienziato, incaricata nientemeno che di ristabilire l’equilibrio tra gli ordini naturali e di scoprire la verità sulla propria natura di mutante. Per chi l’aveva seguita fin dai suoi esordi, permaneva la certezza che prima o poi la storia si sarebbe conclusa, che una vicenda tanto avvincente meritasse un finale.

A colmare questo vuoto arriva l’ultima espansione di Salis, probabilmente la più attesa: un romanzo che ne ripercorre tutta la storia, dalla nascita in schiavitù alla battaglia finale con il regno minerale. Sono state le Edizioni Piuma (che stanno costruendo una pregevole collana di romanzi distopici per ragazzi) a riprendere la storia e a pubblicare il libro Salis e l’equilibrio dei regni.

La dimensione narrativa del romanzo ha consentito all’autrice di sviluppare in modo più disteso temi e personaggi che nelle app erano evocati soprattutto attraverso la sintesi di illustrazioni, interattività e testi brevi. Le immagini rimangono comunque a corredo della narrazione, perdendo il ruolo centrale che avevano sullo schermo, tuttavia importanti per continuare a dare corpo e sguardo a Salis. Emergono qui con più forza il tema ambientalista e la volontà di denuncia degli errori che l’uomo sta commettendo a danno del Pianeta: ad apertura della storia la Natura si è già ribellata ai suoi sfruttatori e la missione della protagonista, così come dei molti altri bambini che sono frutto di metamorfosi nel mondo sopravvissuto, è di riportare ordine sulla Terra, guidati dalla voce della Luna. La descrizione degli elementi naturali e delle loro deviazioni diventa minuziosa e allo stesso tempo inquietante; con realismo si raffigura un mondo in cui gli essere umani hanno perso il loro arrogante predominio e vivono in balia di un nuovo ordine, quello in cui la prevaricazione spetta ad altre specie.

Ci chiediamo se il romanzo di Salis sia l’atto conclusivo di questo ambizioso progetto, che ha visto migrare e modellarsi una storia di forte attualità in forme narrative sia tradizionali che moderne. Un movimento che ha coinvolto professionalità diverse – autori, illustratori, grafici, librettisti, sound designer, coristi, musicisti… –  e che ha raggiunto esiti diversificati, facendo di tutto per riuscire a scovare i propri lettori.