Parlare di amore a un figlio ai tempi del social

Giovani con telefoni

La ragazza? Si cerca su Instagram. Oppure, i più curiosi scaricano applicazioni come Tinder e Lovoo, anche se va detto subito che per aprire un account su queste piattaforme bisogna avere almeno 18 anni. Per capire come funzionano queste app prendiamo ad esempio Lovoo, applicazione per incontri che ha sede in Germania. Una volta creato il proprio account e inserito un po’ di informazioni su se stessi e sulla persona che si vorrebbe incontrare, l’app fornisce una lista di persone che rispondono a questa descrizione. A quel punto, scorrendo tra i profili, si può venire a creare il match, ovvero l’interesse reciproco tra due utenti. Una volta che il contatto è stato stabilito, ecco che bisogna essere bravi nell’icebreaker: rompere il ghiaccio con la persona dall’altra parte dello smartphone. A quel punto, l’app, non dice più nulla su come proseguire. Il suo obiettivo l’ha raggiunto.

Instagram, il famoso social network da cui sono partito, non è certo un app di incontri. Ma in fin dei conti può essere utilizzata dai ragazzi nello stesso modo. Il meccanismo alla base è molto simile. Oppure, si usa il social delle immagini di Zuckerberg per andare a cercare informazioni su una persona dopo averla conosciuta dal vivo. Chi è? Che cosa condivide? Quanti follower ha? Che storie pubblica? Insomma che si usi un’app per incontri, cosa che lo ribadisco i minorenni non potrebbero fare, oppure Instagram (dai 14 anni ci si può iscrivere), il meccanismo non cambia: l’amore passa sempre più spesso dai social network.

Ma non ci sono solo i social network. Nel 2018 la piattaforma PornHub, il più famoso portale di pornografia al mondo, ha raccolto 33,5 miliardi di viste con una media di 92 milioni di visitatori al giorno. Lo ripeto: 33,5 miliardi di visite. Tra questi sicuramente anche molti ragazzi e ragazze, anche se non possiamo per ragioni di privacy sapere il numero esatto. Questi siti non dovrebbero infatti essere accessibili ai minori di 18 anni. Pornografia, app che evocano l’amore (Lovoo), social network utilizzati per conoscere, innamorarsi, litigare, separarsi, vendicarsi…

… come parlare a un figlio dell’amore ai tempi dei social?

Per prima cosa parlandone. L’amore di oggi non è poi così diverso dall’amore di ieri. Gli adolescenti vivono per la prima volta nella loro vita delle emozioni nuove, intense, a cui probabilmente fanno fatica a dare un nome. Alcuni ragazzi avranno voglia di parlarne con i propri genitori mentre altri preferiranno condividere queste esperienze con gli amici. In entrambi i casi, pur nel rispetto del singolo ragazzo, è bene che in casa si possa parlare di amore e sessualità.

Le nuove strade che portano all’amore

Quando si parla di questi argomenti, il rischio di avere dei pregiudizi è piuttosto concreto. Oggi si pensa che il modo di vivere l’amore da parte dei giovani sia con pochi valori e finalizzato all’esperienza sessuale. Del resto, le app e i siti da cui sono partito in questo articolo, non farebbero altro che confermare questo pregiudizio. Ma, va detto in maniera chiara, tutto questo non è vero. Sono cambiati gli strumenti, certamente, e i giovani parlano e vivono la sessualità con meno tabù rispetto a quanto facevano i loro genitori. Ma i ragazzi cercano ancora l’amore, anche se, potremmo dirla così, sono cambiate le strade per trovarlo. A tale proposito il romanzo Persone Normali della scrittrice irlandese Sally Rooney è molto interessante per chi avesse voglia di approfondire il tema. Due giovani ragazzi appena diciottenni che vivono una relazione sentimentale che cambierà per sempre il corso della loro vita.

L’importanza della relazione e dell’incontro

Oggi, presi dalla prepotenza delle immagini, l’amore, allo stesso modo del sesso, rischia di venire vissuto come un’esperienza ideale. Per questo, quando si parla con i ragazzi, è bene insistere sull’importanza della relazione e dell’incontro. L’amore è sempre amore per il nome proprio, dove con nome proprio intendo il nome singolare e unico dell’amata/o. Ci si innamora infatti di Chiara, Sara, Francesco, Paolo e della loro unicità, fatta anche di difetti e imperfezioni. Anzi, l’amore è quasi sempre amore per l’imperfezione.

I social network hanno invece ribaltato questo discorso, portando al centro l’amore per l’immagine perfetta, per la storia che tutti vorrebbero vivere. Stesso discorso anche per la pornografia: uomini e donne che praticano un sesso sempre soddisfacente. Ma amore e sesso vanno in direzioni completamente opposto. Di questo è bene poterne parlare, insistendo sull’importanza della relazione.

Sui social, ma anche fuori dai social

Infine è bene non demonizzare anche in questo caso le nuove tecnologie. Ci sono delle regole ed è bene che vengano rispettate. Quindi un quattordicenne non deve avere un account su Lovoo, anche perché i rischi di fare incontri pericolosi sono estremamente elevati. Ma poi è bene essere consapevoli del fatto che i giovani usano i social network anche per incontrarsi e conoscersi. L’importante è che il social non diventi quello spazio in cui il ragazzo racconta una storia che non è la sua. Oppure che l’amore non si consumi tutto su Instagram e possa essere vissuto anche all’interno di una relazione, nei suoi aspetti più belli come in quelli più brutti e faticosi.

L’amore che si vive in famiglia

L’amore ai tempi dei social network passa soprattutto da quello che i ragazzi vivono in casa. I genitori, prima ancora di essere una mamma e un papà, sono infatti due persone che si amano, magari tra mille difficoltà, o che si sono amati. Si parla di amore testimoniando l’amore.

Ancora una volta, la relazione è al centro e non potrebbe essere altrimenti.