Child of Light, in fuga dal mondo dei sogni
Child of Light. Sviluppatori: Ubisoft Montpellier. Piattaforma: PlayStation®4, PlayStation®3, Xbox One, Xbox 360, Nintendo WiiU e Pc Windows. Anno: 2014. Lingua: anche in italiano. Prezzo: € 14,99
Child of Light è un videogame che mescola gli elementi dei giochi d’azione (i cosiddetti platform, in cui si corre e si salta per raggiungere nuovi luoghi) a quelli dei giochi di ruolo in cui –a grandi linee- i personaggi del party aumentano l’esperienza e le proprie capacità affrontando gli avversari con spade e/o attacchi magici. Il tutto condito con diversi dialoghi e una storia che cerca di fare breccia nel cuore dell’utente.
Sviluppato e pubblicato da Ubisoft nel 2014 sugli store online di Sony, Microsoft e Nintendo (è quindi possibile scaricarlo su PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita, Xbox 360, Xbox One, Nintendo Wii U e Pc Windows) Child of Light ha un look onirico, grazioso ed accattivante, in grado di rievocare i ricordi delle fiabe preferite nella mente del giocatore.
L’ispirazione di Child of Light è proprio fiabesca: siamo alla fine del 1800 in Austria, e Aurora, giovane figlia di un duca, come nella Bella Addormentata cade in un sonno apparentemente eterno. Qualche tempo dopo si risveglia in un bellissimo mondo fatato chiamato Lemuria, dove la “regina cattiva” ha rubato il sole, la luna e le stelle.
Da qui parte l’avventura che porta il giocatore a visitare luoghi meravigliosi e a incontrare strani personaggi (alcuni si uniranno a noi formando una vera squadra), nel tentativo di aiutare Aurora a riportare la luce a Lemuria e a ritornare dal padre.
Oltre alle ambientazioni che hanno il sapore delle terre incantate tipiche di molti romanzi, film e albi illustrati, una cosa molto curiosa da sottolineare di Child of Light è il fatto che i personaggi dialogano tra di loro utilizzando sempre delle rime. Si tratta di un espediente davvero azzeccato e simpatico che aiuta anche la mamma o il papà intenzionato a videogiocare coi propri figli: in un modo del tutto particolare le rime rimandano alla sensazione tipica di quei momenti di raccoglimento in cui si legge una fiaba a un bambino (Child of Light è tradotto anche in italiano).
Perché proprio come una fiaba Child of Light ha una sua morale: dietro l’avventura dal gusto fantastico si nasconde una storia che pone in risalto il valore dell’amicizia.
Child of Light ha un prezzo relativamente contenuto e questo giustifica una longevità relativamente corta, soprattutto se la si paragona a quella di altri giochi di ruolo. E’ bene sottolineare che quest’opera ha un livello di difficoltà accessibile a tutti ma pretende un minimo di dedizione per imparare a conoscere le abilità di Aurora e dei personaggi che la aiutano, così da poter sconfiggere certi avversari che (proprio come vuole la tradizione di ogni buon gioco di ruolo), richiedono un approccio strategico.
Il 2014 è stato un anno buono per il mondo dei videogame e per Ubisoft: sulle pagine di Mamamò abbiamo già parlato di Valiant Hearts: The Great War, gioco che ripercorre la Prima Guerra Mondiale in un modo del tutto particolare ma estremamente interessante. Con Valiant Hearts, Child of Light ha in comune non solo l’editore ed il motore grafico (chiamato UbiArt Framework Engine) ma anche una storia emozionante e un gameplay capace di intrattenere l’appassionato di questo genere di avventure.