L’amore è un ravanello

L’amore è un ravanello. Editore: DeAgostini Libri. Testi: Zak Baldisserotto. Illustrazioni: Lorenzo Bruni Pirani. Supporto: iPhone, iPad, iPod touch e Mac. Richiede iBooks 3 o versione successiva e iOS 5.0 o versione successiva. Lingua: Italiano. Prezzo: 4,99 €.

In copertina tre verdi foglie, la pallina rossa e tonda con il codino del ravanello e note di pianoforte. Questo è L’amore è un ravanello, finalista del contest Book of the Future 2014, pubblicato da DeAgostini su progetto e sviluppo di Paramecio Studio; un libro interattivo agile, originale, gaio, allegro, semplice, genuino, spontaneo, particolare, non pretenzioso. Volevo si capisse che mi è piaciuto.

La sveglia segna le 07.25, al primo touch è subito meraviglia! Infatti le cifre che indicano l’orario al tocco subiscono una trasformazione, il numero “5” si smaterializza per diventare un “6” e poi un “7”. E’ un colpo di scena e, lo confesso, non avevo mai visto simili effetti in un ebook. Alle 07.30 in punto, l’intera tavola si smembra e si ricompone con impressionante fluidità di forme e di colori e si converte nella figura del signor Arturo, nel suo letto e nel comodino.
Come non trovare istintivamente simpatico questo personaggio appena plasmatosi sotto i nostri occhi?

Veniamo ad Arturo. Ma perchè questo pensionato, illustrato di sola sagoma e occhi piccini, punta la sveglia così presto al mattino pur potendo ronfare almeno fino alle 9?

Arturo ha una missione. Anzi, uno scopo, ha un progetto: recarsi nell’orto urbano dove ha un fazzoletto di terra che cura con amore. Arturo ci è sempre più simpatico! Con il papillon al collo, e il suo cane Potassio al guinzaglio, percorre ogni giorno la stessa strada, passando davanti alla panetteria. Qui con un touch sulla panettiera, la baguette dalle sue mani arriva in primo piano nelle mani di Arturo, stessa sorte interattiva investe il biscotto per Potassio.

Al suo arrivo nell’orto risulta chiaro che il nostro dito non è più soltanto uno strumento ma una collaudata bacchetta magica…macchine, case grigie e vestito elegante si trasformano in erba, piante e tuta da lavoro! La cura del piccolo appezzamento può avere inizio; a colpi di vanga, da trascinare, il terreno indurito si fa soffice; il secchio trascinato sparge concime fumante e il rastrello modella la superficie eliminando gli avvallamenti. Infine, la paletta crea buchi in cui devono essere piantate tutte le piantine. Un effetto sonoro pertinente e il riassestamento del terreno lasciano intuire il corretto posizionamento.

Con un po’ di mal di schiena Artuto esce dall’orto e il suo giocare con Potassio prende forme realistiche, tanti tocchi tante scene animate che si alternano all’interno della stessa tavola. Poi vede un giardino trascurato, certo lui lo vorrebbe sano e rigoglioso e provvede a sistemarlo.

Le sue settimane sembrano tutte uguali ma il trucco di Arturo è trovare gioia nelle piccole cose che gli danno soddisfazione: la scia della lumaca, le sue verdure, il suo cane che scodinzola, le parole si trasformano. E’ un mondo perfetto, sereno e appagante. Soddisfazione, inoltre, ben espressa dai touch che gli allargano gli angoli della bocca in grandi sorrisi.


In un orto, si sa, la cura deve essere continua, tutti al lavoro con l’indice per aiutare Arturo. Lunedì dovrete innaffiare – Martedì via le erbacce – Mercoledì sfoltire – Giovedì via i parassiti. Non vi dico come, lo scoprirete. Questa fase di collaborazione è ben pensata e gratifica i piccoli lettori.

Le pagine del calendario si rimodellano per offrire il senso dello scorrere del tempo. Con l’indice fermo e un colpo sicuro i colori si impadroniscono dell’orto in una continua bella sorpresa e venerdì Arturo, che è d’animo generoso, decide di portare delle verdure ai suoi amici…la signora Giulietta adora il viola avrà le melanzane, a Tullio i peperoni, pomodori a Ramino e zucchine alle gemelle. Poteva essere una consegna ordinaria? Giammai! Fedeli al testo con un touch sulle verdure le vedrete trasformarsi nel legittimo destinatario.

Sabato, tornata da un lungo viaggio, compare Giada – il personaggio nuovo che tutti aspettavamo – alle spalle di Arturo, ancora indaffarato a lavorare nell’orto; Giada è sorridente e solare e resta sbalordita dalla bellezza dell’orto e dalla sensibilità di Arturo.

Mentre il sole tramonta con il riuscito effetto scenico dell’ombra che si allunga in relazione al calar del sole, sorge tra i due una simpatia. Parlano per ore, di piante, sogni e ricordi, e si danno appuntamento per il pranzo di domenica a base di verdure.

Il nostro Arturo si presenta con una mazzo di ravanelli, niente di più romantico, sono seria. L’aria profuma di lavanda, la storia volge al termine e l’armonia, musicale e narrativa, regna sovrana ma ci attende ancora un’importante e rivelatrice trasformazione. Non posso spiegarla in tutta la sua dolcezza e semplicità, la si vede nella tavola qui sotto.