Le migliori app per bambini dagli 11 ai 13 anni
I giovani tra gli 11 e i 13 anni sono spesso autonomi nell’uso della tecnologia. Scelgono da soli quali app scaricare e si informano a scuola, tramite la cerchia di amici, dei titoli maggiormente in voga. Abbandonando le numerose applicazioni dedicate all’apprendimento di lettere e numeri e al potenziamento delle competenze scolastiche, tantissime app dedicate ai bambini dagli 11 ai 13 anni sono quasi esclusivamente videogiochi. Attenzione però, questo tratto non le rende meno valide. Infatti ci sono molte app che uniscono il piacere e il divertimento tipico dei videogiochi ad elementi importanti come l’utilizzo di ingegno e creatività, gameplay originali e tematiche educative rilevanti.
Ecco i consigli per le migliori app per bambini dagli 11 ai 13 anni. Scopriamo la rassegna dei titoli e dei videogiochi scelti da Mamamò
In questa lista di app per bambini dagli 11 ai 13 anni troveremo moltissimi videogiochi, ciascuno con la propria particolarità. Si va dagli intramontabili puzzle-game, alle avventure grafiche, finanche a giochi di ruolo in cui si affrontano le avventure dal punto di vista del personaggio, scegliendone i percorsi intrapresi durante la storia. Le tematiche toccate da queste app-videogioco sono disparate: dall’autismo, alla botanica, all’arte e alla scienza. Non possono mancare anche alcune app dedicate all’approfondimento di argomenti scolastici, in particolare le lingue straniere e le scienze della Terra.
Gorogoa
Gorogoa è un gioco a enigmi, ma soprattutto uno dei videogame più originali che ci è capitato di provare. Non c’è nulla di scritto e nessuna “voce” che guidi il giocatore: l’esperienza quasi onirica di Gorogoa viene raccontata da una serie di quattro tavole disegnate. Sembra una graphic novel, ma le sue tavole continuano a cambiare. Il gioco è questo: toccare, spostare, in alcuni casi ruotare delle immagini, zoomare verso un cuscino per trovare un prezioso indizio, oppure combinare (pure in fretta) delle immagini in modo che una pallina scorra da un “frame” all’altro. Gorogoa è disponibile, oltre che su Nintendo e Steam e per dispositivi Android e iOS.
Monument Valley
Parlando di videogiochi, Monument Valley, premiata dagli Apple Design Awards 2014, è un’app che trasporta in un mondo surreale fatto di architetture intricate e meccanismi nascosti. I ragazzi guideranno la principessa Ida lungo il percorso del suo misterioso cammino, sempre in salita o in discesa, in quello che sembra un onirico labirinto. La principessa è innamorata della geometria e, per aiutarla, il giocatore è chiamato a ruotare, spostare, risolvere puzzle game, aprire porte che portano a una nuova architettura sospesa o sommersa. Se volete replicare, vi segnaliamo anche Monument Valley 2 (disponibile sia per Android che su Apple Store).
Earth Primer
Earth Primer è un libro di scienze interattivo, uno di quelli coinvolgenti e spettacolari, costruiti in modo così intelligente da far comprendere al volo, per esempio, come funziona la tettonica a placche, perché l’abbassamento del livello del mare influisce sulla vegetazione della costa e come si muovono le dune nel deserto. L’app è suddivisa in 5 capitoli e in ogni capitolo è possibile interagire con modelli 3D della Terra o di sezioni della crosta terrestre utilizzando una ventina di strumenti differenti, da quelli che fanno muovere le placche, alla pioggia, al vento, all’aumento o diminuzione della temperatura e dell’umidità.
Old man’s journey
Un anziano che vive in una casetta a picco su una scogliera, una lettera inattesa e un viaggio a piedi, zaino in spalla. È così che inizia Old man’s journey, un’avventura punta e clicca toccante e dalla grafica superlativa, vincitrice di diversi, meritati premi, tra cui l’Apple Design Award 2017. Old Man’s Journey pesca a piene mani, traducendolo in un puzzle game, nel topos letterario del viaggio come metafora della vita. Il giocatore deve guidare il protagonista facendogli superare gli ostacoli rappresentati dai diversi livelli del paesaggio. La meccanica del rompicapo è piuttosto semplice, perché quello che conta non è tanto la sfida, quanto il racconto che ci fa intravedere, attraverso i ricordi, brandelli del passato del protagonista.
Homo Machina
La pluripremiata Homo Machina è ispirata agli studi e dalle illustrazioni di Fritz Kahn, medico appassionato di scienze naturali, uno dei pionieri dell’infografica. Quest’app è un percorso metaforico e partecipato attraverso la “fabbrica umana”, resa graficamente come un’industria degli Anni ’20 con tubi, congegni, meccanismi, valvole e vasi e il cui sofisticato funzionamento è determinato da volontà ed emozioni. Componendo, mischiando, spostando elementi, risolvendo gustosi e pertinenti rompicapo si riesce a procedere. Le attività richieste sono eccezionali sia per la resa grafica che per l’ingegnosità; non serve a nulla imprimere “touch” casuali o sperare di imbroccare la soluzione, in ogni tavola e per ogni apparato ci sono vere e proprie catene di azioni da realizzare.
A life in music
L’app A Life In Music è un gioco, una narrazione interattiva, un inno alla musica e all’opera, un viaggio nella relazione fra due giovani musicisti che nel 2008 avevano diciotto anni. Nove atti da giocare, da leggere e da ascoltare senza frenesia, apprezzando scene familiari e i dialoghi comuni così come i momenti di denuncia di piccoli atti di bullismo, le attese e i fraintendimenti. Si tratta di un racconto che procede per animazioni e per arie e che avvicina all’ascolto della musica stimolando la curiosità verso gli ambienti della Parma della metà dell’Ottocento cui Verdi è indissolubilmente riconducibile.
The Gardens Between
Cosa c’è di più affascinante di una casa sull’albero? Da qui, in una notte tempestosa parte di The Gardens Between, la storia di Arina e Frendt amici e vicini di casa che nel giardino che separa le loro abitazioni hanno costruito un rifugio. Nella sera in cui ha inizio la loro avventura più strana si trovano dentro la casetta fino a quando un fulmine li colpisce e li porta in un’altra dimensione, nel mezzo di un mare misterioso da cui emergono tanti surreali isolotti. Comincia così una navigazione a tappe, un’avventura grafica in cui risolveremo degli enigmi portando sempre con noi la lanterna, strumento indispensabile che consente di aprire i portali della memoria e di proseguire il viaggio.
Se mi ami, non morire
Se mi ami non morire è un racconto interattivo per smartphone e tablet che permette di prendere parte al viaggio, alla speranza e alla disperazione dei profughi che dalla Siria cercano una via per raggiungere l’Europa e una vita migliore. Il viaggio viene pianificato con cura: il tragitto, gli spostamenti, il denaro necessario. Ma gli intoppi cominciano subito: un rallentamento negli spostamenti, un autobus perso, una sosta forzata al campo profughi dove sono ospiti alcuni amici. Tutto viene vissuto attraverso una chat telefonica tra i protagonisti del gioco Nour e Majd in cui si interpreta il ruolo del marito consigliando ed esprimendo le proprie idee.
Duolingo
Su Duolingo, il nome del simpatico gufetto dell’app, le lingue che può imparare chi parla italiano sono 4: inglese, francese, tedesco e spagnolo. Il modo che utilizza quest’app per imparare una nuova lingua? Il gioco! Infatti, la struttura di Duolingo è proprio quella del videogioco suddiviso in livelli con tanto di vite che bisogna conservare per passare al livello successivo. Invece di funghetti magici o armi fatate, sono le parole a dover essere scelte per formare le frasi che Duo propone per una traduzione italiano-inglese, ad esempio, e viceversa. La risposta del nostro insegnante piumato è immediata con tanto di incentivi se non ci sono errori.
To the Moon
To the Moon ci porta in un futuro non troppo lontano. Il dottor Watts e la dottoressa Rosalene sono due professionisti di un’azienda che offre ai propri clienti la possibilità di riscrivere i propri ricordi in punto di morte. Questa volta il cliente è Johnny Wyles, un anziano vedovo. Il suo sogno è sempre stato quello di andare sulla Luna, ma non riesce a ricordare il perché. Nessun problema per Watts e Rosalene: basta andare indietro nel tempo, capire quando questo desiderio è nato e modificare i ricordi, così da far credere all’anziano di essere andato sulla Luna. Il gioco si presenta con una grafica pixellata e come genere è riconducibile ad un’avventura grafica. Gli enigmi sono semplicissimi, quasi a fare in modo che la componente ludica non intralci lo scorrere della narrazione, il vero cuore pulsante di quest’app.
Botanicula
Botanicula è un’avventura grafica “punta e clicca”, avventura ambientata in un mondo che non c’è, un mondo tutto vegetale di piccole e buffe creature mutanti, incroci tra frutti ed insetti, e piante luminescenti, in cui la linfa fosforescente scorre a vista d’occhio. Su uno di questi alberi vive un gruppo di 5 amici (un fico luminoso, due funghi, una specie di insetto stecco e un moscerino), che si fa carico di una missione importantissima: portare un seme luminoso dell’albero a destinazione, per difenderlo dalla minaccia sempre più vicina degli inquietanti ragni neri succhiatori di linfa ed energia. Il gioco è disponibile sia per Apple che Android.