L’arte con Matì e Dadà

L’Arte con Matì e Dadà. Autori: G. Bo,  A. L. Pisanelli, A. Eniti. Regia: G. Bo. Casa di produzione: Rai Fiction e Achtoons. Anno: 2006. Paese di produzione: Italia. Durata: 1° serie 13 episodi, 2° serie 26 episodi  da 7 min circa

Di cosa tratta

La serie animata L’Arte con Matì e Dadà di Rai Fiction e Achtoons, ideata da Giovanna Bo e Augusta Eniti e trasmessa da Rai Yo Yo tra il 2006 e il 2013, è ancora oggi (grazie ai dvd e ai video fruibili su Internet) un valido strumento per avvicinare i bambini al mondo della pittura, scultura, fotografia e architettura.

Matì è una riflessiva e pittoresca bambina di 7 anni, Dadà è il suo inseparabile amico, ma non è umano, piuttosto è un buffo oggetto-personaggio che si muove come una trottola pasticciona, con in testa un annaffiatoio e un occhio-ingranaggio che sfrutta per vedere da vicino. Una passione li accomuna: la curiosità di scoprire il mondo dell’arte e la vita degli artisti più famosi nel corso dei secoli.

Le 39 puntate che compongono le due serie hanno uno schema pressoché fisso. Dopo un breve prologo in cui, con i più vari pretesti, Dadà e Matì sono alle prese con le opere di un artista,  i due vengono trasportati nell’atelier dello stesso grazie al magico Quadrimetrò, una cintura magica che ha il potere di farli viaggiare nello spazio e nel tempo. Arrivati a destinazione, sono i vari Matisse, Dalì, Leonardo Da Vinci, Caravaggio, Man Ray, Van Gogh, Hokusai, Turner, Canaletto ecc. a raccontare la propria storia, le tecniche artistiche impiegate e le poetiche ispiratrici. Si compone così, puntata dopo puntata, una prestigiosa galleria d’arte.

Ci piace perché…

L’arte con Matì e Dadà vuole offrire ai bambini un approccio ludico-creativo al mondo delle arti visive e delle espressioni artistiche. Gli artisti vengono rappresentati con volti facilmente riconoscibili grazie anche a uno stile raffigurativo più naturalistico rispetto a quello impiegato per i due protagonisti. All’interno degli atelier o dei luoghi di lavoro, una selezione di opere d’arte (in versione fotografica) viene di volta in volta presentata a Matì e Dadà, che, guidati dagli autori stessi, le commentano e osservano in ogni particolare, talvolta dettagli minimi, ma funzionali allo sviluppo narrativo delle puntate.

Spesso, per rendere più intuitive le spiegazioni, gli oggetti e i personaggi rappresentati nelle opere prendono vita: l’Atlante di Michelangelo prende forma nel marmo sotto i nostri occhi, le ballerine di Degas si esercitano alla sbarra, le dame di Berthe Morisot strizzano l’occhio, le onde di Hokusai si possono cavalcare … ma nonostante questi accorgimenti, l’intento ludico a volte soccombe rispetto a quello didattico. Se i contenuti artistici sono infatti molto ben sviluppati e all’altezza delle aspettative di bambini di 6-10 e più anni, la parte narrativa risulta a volte più esile e meno godibile per quello stesso target d’età. L’arte, insomma, è presa molto seriamente da Matì e Dadà, ma forse le loro scorribande nel tempo a volte mancano di un po’ di avventura.

Perfetto per chi…

Questa serie animata è perfetta per i bambini interessati all’arte, che vogliono ricevere non solo nozioni a riguardo ma stimoli creativi e idee da sviluppare in autonomia, come i due protagonisti invogliano a fare al termine di ogni puntata.