Elisa Salamini

È autrice e formatrice con più di 20 anni di esperienza su contenuti multimediali, canali web e social. Laureata in Lettere Moderne, giornalista professionista, ha lavorato per 10 anni nella redazione e nella community di Virgilio.it (Telecom Italia) e collaborato con l'agenzia di comunicazione FattoreMamma. È co-founder dell'agenzia ContentMakers, specializzata in progetti per l'educazione digitale e la creazione di contenuti crossmediali. È stata membro della giuria del BolognaRagazzi CrossMedia Award negli anni 2022 e 2024. Contact: elisa@mamamo.it

Il mondo dell’editoria è probabilmente tra i settori che più sta risentendo dell’arrivo delle nuove tecnologie. Il prossimo passo, quello che più preoccupa autori ed editori, sarà capire in che misura le IA potranno impattare sulla scrittura e sulla produzione dei libri. In questo orizzonte, in cui si soppesano non solo i rischi e i vantaggi, ma anche le nuove prospettive che l’IA apre in termini di creatività, si stanno muovendo le prime prove degli autori e degli editori anche nel settore della narrativa per bambini.

Un breve film animato, della durata di poco più di un’ora, rivolto ai giovanissimi della scuola dell’infanzia ed elementare per trattare un tema che si tende spesso a rimuove quando si parla con i bambini, e in generale tra adulti, ovvero il tema della morte.

Libro I nativi digitali non esistono di Cosimo Di Bari

Il termine ‘nativo digitale’ è un’etichetta che ha funzionato dal punto di vista mediatico, ma si è rivelata pericolosa nel volerci far credere che i bambini siano naturalmente ‘competenti’ nell’uso della tecnologia. A smontare questo pregiudizio contribuisce l’ultimo libro del pedagogista Cosimo Di Bari, che esorta i genitori a non cadere in forme di “panico morale” e intraprendere sin da subito un’azione educativa consapevole…

bambini e intelligenza artificiale

Il veloce diffondersi delle Intelligenze Artificiali chiede agli adulti di intavolare il confronto su questi argomenti anche con i ragazzi e i bambini. Occorre infatti orientarli ad inquadrare la presenza di questi strumenti che tanto impatteranno sulle loro vite future utilizzando spirito critico ed evitando inutili allarmismi. Ecco qui alcuni spunti per iniziare…

La vita dei bambini negli ambienti digitali - Alberto Rossetti

Lo psicologo Alberto Rossetti torna a parlare di bambini e mondo connesso. Lo fa con un libro dal titolo molto esplicativo: La vita dei bambini negli ambienti digitali. Il suo è un punto di vista che lascia poco spazio a facili formule, piuttosto accoglie la complessità per far capire agli adulti che, aldilà di passi falsi e rischi sempre in agguato, c’è modo e spazio per costruire la propria “genitorialità digitale”.

Il metaverso esiste già o non esiste ancora? Se sì, in che modo esiste? Alessio Carciofi, esperto di benessere digitale e autore di Vivere il metaverso, affronta un tema ‘di moda’, ma lo fa a partire da un punto di vista particolare, quello dell’impatto emotivo sull’uomo. La grande sfida oggi è comprendere come sarà questa evoluzione, a partire anche dai valori che le nuove generazioni stanno riversando nella sfera digitale.

Videogiochi, controller

In Italia videogioca più di un terzo della popolazione compresa tra i 6 e i 64 anni, confermando il videoludico come fenomeno di massa. Eppure intorno ad esso da decenni si svolge un dibattito così polarizzato da rendere difficile una comprensione serena di questo nuovo medium. La nostra impressione, però, è che – complice la pandemia – qualcosa stia cambiando nel “percepito sociale” dei videogiochi. Ne abbiamo parlato con la psicoterapeuta Viola Nicolucci.

CodeMiko - vstreamer e vtuber

Li chiamano Virtual Tuber (VTuber) sono un fenomeno emergente sono i personaggi virtuali 2D e 3D che gestiscono canali video e livestream su Youtube e Twitch. Prodotti con software di riconoscimento di espressioni facciali, gesti ed altri movimenti, i VTuber sono l’alter ego virtuale di una persona che pilota e doppia l’avatar, ma che non appare sullo schermo. Chi sono i più noti, i problemi di copyright, l’anonimato e i motivi per cui piacciano alle aziende di media e ai più giovani.