Tablet vietati ai genitori

Tablet vietati ai genitori

Che cosa rende il nostro iPad così attraente per i nostri figli? Perché non appena lasciamo inopportunamente incustodito il nostro smartphone troviamo piccole ditate di marmellata sullo schermo e briciole di merendine infilate negli angoli inaccessibili del bumper? I device mobili hanno un potere ammaliante sui nativi digitali, molto più dei vecchi pc. Forse perché utilizzano una logica touch, che è innata nelle modalità di apprendimento e di conoscenza del mondo dei bambini. Forse perché sono fatti “a loro misura”: sono leggeri, si tengono in mano facilmente e si portano ovunque. Con buona pace dei genitori, che sono costantemente preoccupati dalla possibilità che i bambini accedano a contenuti non sicuri e devono convincere un riluttante cinquenne a interrompere un match di Fruit Ninja per consentire a papà di rispondere al telefono.
In questo campo, le imprese hi-tech hanno fiutato l’affare e si sono lanciate nella produzione di una serie di device rivolti ai bambini, che usciranno entro la fine del 2012. Rigorosamente con sistema operativo Android, hanno schermo da 7 pollici, videocamera, Wi-Fi, menù studiati per i bambini e possibilità di filtrare l’accesso a internet. Il tutto spesso avvolto da coloratissimi e rassicuranti (per i genitori) gusci antiurto in silicone.

fable

Uno dei pionieri è Fable, di Isabella Products, che ha un design di appeal anche per gli adulti e uno schermo concepito per bambini, a prova di succo di frutta. Provvisto di Wi-Fi, è privo di browser, quindi non offre la possibilità di connettersi a internet ma ha una connettività “chiusa”, limitata allo store VizitMe da cui è possibile scaricare contenuti sicuri.
nabi
Nabi di Fuhu è invece un tablet che offre a 200 dollari, contro i 400/500 dollari dell’iPad e del Galaxy Tab, un’esperienza interattiva di ottimo livello. In poche parole, non è un giocattolo e offre tutte le funzionalità dei device per adulti: processore da 533 MHz, 512 MB di RAM, videocamera da 1.3 megapixel, supporto di Flash. Va quindi incontro alle richieste dei bambini, che avendo sperimentato “la cosa vera” non si accontentano di surrogati. Inoltre, tenta di tranquillizzare le ansie materne (e paterne), attraverso software che consentono di filtrare i contenuti e l’accesso a internet, oltre ad uno store dedicato con giochi, libri, video e app istruttivi, tutti rigorosamente “sicuri”. I contenuti accessibili, alcuni dei quali precaricati, sono particolarmente ricchi: si va da blockbuster dei giochi come Angry Birds e Cut the rope a libri, puzzle, cartoni animati di Topolino, app per disegnare… Studiato per i bambini più piccoli, VinciTab ha una custodia a forma di volante, morbida, a prova di morso: la Rulingnet Corp che lo produce e lo commercializza a 389 dollari assicura che il bumper è in plastica alimentare. Purtroppo è privo di Wi-Fi, quindi rende più difficoltosa la navigazione in internet. Se siete una mamma con l’ossesione per l’igiene potete invece orientarvi su Playbase Plus che ha uno schermo protetto da un film antibatterico agli ioni d’argento e una custodia in plastica “medicale”.

 

 

archos

Child Pad di Archos, uscito lo scorso Marzo a 129 dollari, ha un’interfaccia studiata appositamente per i bambini, l’accesso allo Kids App Store implementato da AppsLib  che offre 10mila titoli adatti ai più piccoli e 28 bestseller precaricati, da Angry Birds a Pig Rush. Vanta il Mobile Parental Filter di Editions Profil, uno dei migliori software per garantire la sicurezza di navigazione e il controllo da parte dei genitori. Ma, cosa più importante, Child Pad funziona con l’ultima versione di Android “4.0 Ice cream sandwich”, vanta un processore da 1 GHz e 1 GB di RAM: sufficienti per far rodere di invidia mamma e papà.