Indagine sulla condizione dell’infanzia

Indagine sulla condizione dell'infanzia

Dall’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia 2012 presentata qualche giorno a Roma da Telefono Azzurro ed Eurispes emerge un contesto in cui i bambini sono massicciamente presenti sullo scenario mediatico, ma costantemente assenti sui fronti che più contano: quelli delle decisioni politiche, delle scelte, degli investimenti, delle tutele reali. 
Inoltre, come sottolinea il presidente di Eurispes “i ragazzi sono sempre più spesso soli, nonostante le centinaia di amicizie su Facebook, e alla ricerca di qualcuno di cui fidarsi veramente, anche in rete, a dispetto di una più apparente caccia al “mi piace”. Non nascono fragili ma sono resi fragili da una società che presenta sfide e pericoli insidiosi, cui in molti casi gli stessi adulti non sono preparati”.

LA TV, IL MEDIUM PIU’ USATO. il 41% dei bambini ha il permesso di guardarla fino ad un’ora al giorno, il 34% da una a due ore al giorno e una relativa minoranza, il 12,6%, a trascorrere invece gran parte del pomeriggio, dalle 2 alle 4 ore in media, davanti allo schermo televisivo. Sommando quest’ultimo dato con quello dell’esposizione a più di 4 ore si arriva al 21,3% di bimbi che sono davanti alla Tv per un tempo decisamente prolungato. Per i bambini la televisione non è un mezzo superato e destinato a scomparire (66,1%) e i canali digitali offrono un’ampia gamma di programmi tra cui poter scegliere (il 37,3% ha risposto di condividere “abbastanza” quest’affermazione e il 40,7% “molto”). Il 39,8% invece ritiene che la Tv non sia fatta per un pubblico di giovani. Infine, il campione si divide tra quanti affermano che la Tv è il mezzo che fa più compagnia (46,4%) e quanti invece sostengono che essa possa rappresentare un potenziale mezzo di isolamento (49,3%).

IL CANALE PREFERITO. I bambini amano Boing (21,2%). A seguire, con uno stacco di più di sei punti percentuale (14,7%), troviamo Italia 1 e in terza posizione si fa largo K2 (10,6%), mentre tutti gli altri programmi vengono seguiti in misura inferiore al 10%: 7,2% Dmax, 6,9% Real Time, 6,6% Nickelodeon, 5,1% Cartoonito, 4,5% Rai Yo Yo, 3,7% MTV, 2,5% Canale 5, 2,2% Raiuno, 1,1% Raidue, 0,8% Rete 4, 0,5% La7 e 0,4% Raitre. I primi tre canali televisivi (Rete 4, Canale 5 e La7) non incontrano il gusto degli spettatori più piccoli (7-9 anni) che invece preferiscono guardare, rispetto ai bambini appartenenti alla fascia di età immediatamente superiore (10-11 anni), i programmi in onda su Boing (+10,3%), Cartoonito (+8,1%), Rai Yo Yo (+6,5%) e K2 (+3,1%). Coloro che invece hanno 10 e 11 anni seguono di più la programmazione su Real Time (+4%), MTV (+3,1%) e DMax (+1,6%).

AL SECONDO POSTO IL PC. Nel 44% dei casi il pc viene usato fino ad un’ora al giorno, il 20,3% da una a due ore; l’11,8% (rispettivamente il 6,4% e il 5,4%) passa dalle due alle quattro ore e più di quattro ore al giorno davanti al pc. La navigazione Internet impegna il 35,4% dei bambini fino ad un’ora al giorno, dalle 2 alle 4 ore (6,6%) e oltre le 4 ore al giorno (5,1%), mentre quasi un terzo degli intervistati (il 29,8%) non utilizza mai la connessione.

I VIDEOGIOCHI. Le console di videogiochi (Playstation, PSP, Xbox, Wii) sono utilizzate quotidianamente dal 33,2% dei bambini per un massimo di un’ora al giorno, non ne dispone invece il 27,5% dei bambini, mentre il 19,3% ha il permesso di utilizzarla fino a due ore al giorno, seguito dall’8,5% e dal 6,8% che ne abusa (nel complesso il 15,3%), dedicando alla passione per i videogames rispettivamente dalle 2 alle 4 ore e oltre le 4 ore quotidiane.

IL CELLULARE. Nella classifica delle ore destinate giornalmente all’uso delle tecnologie, il cellulare occupa la sesta posizione: il 35,3% vi dedica fino ad un’ora al giorno, il 42% non lo utilizza affatto, il 5,2% lo utilizza per più di quattro ore al giorno e il 3,8% da due a quattro ore e il 5,2% per più di 4 ore. Il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, contro il 35,4% che ne è sprovvisto. Il 44,4% dei bambini acquisisce un cellulare tra i 9 e gli 11 anni. Il 17,6% ha un cellulare prima dei 7 anni. Le due funzioni maggiormente utilizzate sul cellulare sono i giochi (21,2%) e le telefonate (20,5%), seguite dall’invio di messaggi di testo o mms (18,3%) e dall’ascolto di musica (17,5%).

LE APP. La metà dei bambini che hanno un cellulare o utilizzano quelli reperibili in casa appartenenti ai genitori o ai fratelli maggiori scarica applicazioni per giocare (50,9%), un terzo (32,4%) è solito collegarsi a YouTube, circa un quarto (il 25,3%) utilizza iTunes o applicazioni simili per ascoltare musica, il 22,5% per navigare tra le pagine del web, mentre il 20,3% utilizza principalmente Instagram o altre applicazioni per le foto. Al di sotto della soglia del 20% appuriamo infine che il 15,8% dei bambini utilizza iMovie o altre applicazioni inerenti i video, il 9,8% utilizza WhatsApp, per scambiare gratuitamente messaggi di testo o foto attraverso il collegamento ad Internet e il 9,4% frequenta i Social Network.

USO DI INTERNET A SCUOLA. L’uso del web a scuola per scopi didattici è ancora limitato. Il 46% di studenti di età compresa tra i 12 ed i 18 anni dice di non usare internet durante le lezioni. Solo il 10% dei ragazzi afferma di usare Internet in classe giornalmente, tutto il resto lo usa con scarsa frequenza o, addirittura, per niente.

I DOCENTI NON USANO LE LIM. Solo il 17% di studenti dichiara di fare lezione in classe con le Lim, le Lavagne Interattive Multimediali, ogni giorno. Al contrario, circa il 46% non le ha mai usate negli ultimi mesi. Insomma, anche là dove ci sono, le dotazioni tecnologiche vengono poco usate all’interno degli edifici scolastici.

INTERNET SICURO? Stando ai dati di Telefono Azzurro ed Eurispes, i docenti parlano raramente della sicurezza in rete con i loro alunni. A riferirlo è ben il 72% di studenti che ha partecipato all’indagine. A quanto pare, solo 1 insegnante su 4 ha deciso di soffermarsi sulla questione del navigare in sicurezza dei ragazzi.