Kids and Dragons, il gioco di ruolo inclusivo, anche per ragazzi con DSA
Cosa c’è di più sospetto di un forziere senza guardie e senza serratura? A Falkimir Della Contrada non la si fa. Invece di gettarsi a capofitto sul tesoro, il muscoloso guerriero dimostrò di essere anche acuto e astuto, trattenendosi dalla facile preda. Mentre Falkimir si chiedeva come avvicinarsi al forziere senza far scattare eventuali allarmi e trappole, il compagno di avventure Toskien il Ladro non si fece tanti scrupoli: chi arriva prima, meglio alloggia – lo sanno tutti, alla taverna più malfamata di Waterdeep. Spalancò il forziere che traboccava effettivamente di monete d’oro. A nulla valse l’urlo spezzato di Gualtrim il mago, che tentò di fermarlo dall’incauto gesto. Appena aperto il forziere, si sentì un sinistro “tock” e la parete destra si spalancò come per magia, rivelando un comitato di benvenuto a base di orchi e alabarde arrugginite.
“Ehi, Andrea, l’hai combinata grossa”, disse Alfredo da dietro il pannello di cartone del Master Narratore. “Ora ti tocca fare un test per vedere se eviti le frecce che gli orchi ti hanno tirato appena la parete si è aperta”. Attorno al tavolo del salotto di Alfredo, l’atmosfera si raggelò: Andrea lanciò due dadi a sei facce, che rotolarono per quella che sembrò un’eternità prima di rivelare il risultato finale: due facce con il punto. Alfredo sorrise, perché alla fine a nessun Master Narratore piace massacrare i suoi giocatori. I quattro amici intorno al tavolo si rilassarono: Andrea, conosciuto anche come Toskien il Ladro, ce l’aveva fatta. “Le frecce ti sibilano attorno, ma riesci a evitarle con delle mosse degne di un ninja. Ti giro di lato e sfoderi la spada, pronto all’inevitabile scontro”. La prima a parlare fu Emma, ovvero il mago Gualtrim “Io intanto lancio una palla di fuoco verso gli orchi, come biglietto da visita. E passatemi l’aranciata, ci sarà da divertirsi”.
Una delle sessioni di test di Kids and Dragons: il Master sta raccontando quello che succede ai tre ragazzini, che decideranno poi come vivere l’avventura e “reagire”. Il sistema “inclusivo” di Kids And Dragons aiuta sia i giocatori che il Master narratore.
Se non avete mai provato un gioco di ruolo, dovreste proprio farlo. È un’esperienza ludica unica, in cui i giocatori e il master narratore costruiscono un’avventura interpretando dei personaggi di fantasia. In molti lo descrivono come una versione “da tavolo” del teatro, perché i giocatori si calano nella parte di guerrieri armati fino ai denti, timidi maghi dai poteri devastanti o ladri abilissimi nel rubacchiare dalle tasche dei nemici come sul palco di una recita. Generalmente, i giochi di ruolo hanno una ambientazione fantasy – è il caso di Dungeons and Dragons, il “papà” di tutti i giochi di ruolo, ma se ne trovano per ogni genere di setting: storici, sci-fi, Star Wars, con i vampiri, in mondi alternativi pieni di vapore e dirigibili di ottone e rame.
Come funziona un gioco di ruolo?
Il regista dell’azione è il master narratore, che racconta la situazione ai suoi giocatori. Non ci sono video, al massimo qualche illustrazione, quindi un master che sia competente e capace di raccontare la scena è fondamentale. Potrebbe descrivere una stanza in cui gli eroi sono rinchiusi e devono fuggire, oppure una sala del tesoro con un drago appollaiato sopra una moneta magica, o un castello in cui il re cerca una compagnia di eroi per una missione senza speranza. I giocatori quindi sono liberi di interagire con il master, dicendo cosa vogliono fare. I più spericolati cercheranno subito la battaglia, altri soluzioni più diplomatiche o sotterfugi per evitare gli scontri. Il risultato è un “gioco” in cui la fantasia, l’astuzia e l’intelligenza sono i motori principali, e il gruppo si unisce in modo meraviglioso.
Quali sono le criticità dei giochi di ruolo?
In primo luogo, il master e i giocatori devono conoscere molto bene le regole. Il gioco di ruolo simula la realtà in modo narrativo, quindi ogni azione ha un esito e segue delle regole. Se dite al master che volete sfondare una porta, c’è una “formula” che permette di capire se la vostra forza è sufficiente a scardinarla. Lo stesso accade se decidete di scassinare la serratura: c’è una piccola formula che verifica se la vostra abilità con il grimaldello è sufficiente per aprirla senza chiave. Quindi, il Master deve prepararsi per bene leggendo e imparando tonnellate di regole e memorizzando l’avventura, in modo da essere pronto per ogni evenienza. Inoltre, queste formule sono a base di dadi a sei, dieci e venti facce, e presuppongono dei calcoli abbastanza complessi in pochi secondi per capire se la spada che il guerriero ha appena sfoderato è in grado di tagliare la testa all’orco o verrà fermata dalla sua armatura arrugginita.
I contenuti offerti dal Kickstarter di Kids And Dragons: a seconda dei livelli (il primo parte da 35 Euro) alcuni materiali verranno spediti e saranno oggetti “fisici”, altri PDF da stampare, come gli adesivi da attaccare sui dadi.
Kids And Dragons, un gioco di ruolo inclusivo
Per risolvere queste criticità, un gruppo di creativi italiani ha creato Kids And Dragons, un gioco di ruolo inclusivo che si propone di far giocare anche ragazzi con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) oltre a chi in vita sua non ha mai sentito parlare di giochi di ruolo, orchetti e nani.
“Mio figlio è un ragazzo con DSA. È dislessico, ma non discalculico. Ai nostri tavoli abbiamo giocato con situazioni di discalculia grave e problemi di micromotricità e scrittura. Gran parte del motivo per cui abbiamo “materializzato” status, plance e token è stato fatto per includere nel gioco anche chi, altrimenti, si sarebbe sentito escluso. Sembra un’ovvietà per molti, ma anche il semplice sommare un modificatore al tiro di dado da 20 può generare imbarazzo in qualche ragazzino spingendolo ad isolarsi e a non partecipare. Un gioco di ruolo dovrebbe essere un’esperienza cooperativa assolutamente inclusiva. Abbiamo sempre lavorato in questa direzione”, così racconta Michele Torbidoni, uno degli autori di Kids and Dragons.
In Kids and Dragons, infatti, si usando dei dadi, ma senza numeri. Ogni faccia o è vuota (insuccesso) oppure ha un punto nero (successo). Ogni volta che un giocatore deve effettuare una prova, che sia aprire una porta o colpire un nemico, lancia un certo numero di dadi e comprende subito, dal numero di facce vuote e facce con punto nero se ha avuto successo, senza dover perdersi in conti a tre cifre.
“Il pool di dadi non è una cosa nuova” prosegue Michele. “Abbiamo preso ispirazione dal sistema implementato da Fantasy Flight Games nel suo sistema Genesys. Abbiamo operato un’ulteriore semplificazione per rendere immediata la lettura del risultato (e del grado del risultato). Bilanciare i tiri non è stato semplice. Abbiamo sviluppato analisi statistiche comparando le curve dei risultati per capire quale combinazione di facce successo/facce vuote avessero l’impatto più equilibrato. Tutti i testi leggibili dai ragazzi utilizzano il font Easy Reading Font. Si tratta di un carattere dislexia-friendly progettato appositamente per facilitare la lettura”.
Kids And Dragons diventa quindi il primo (a nostra memoria) gioco di ruolo totalmente inclusivo e che permette a tutti i ragazzi di divertirsi.
(A sinistra) – la mappa che il Master narratore mostrerà ai giocatori per farli “immergere” nell’esperienza. I giocatori potranno interagire con azioni come “controllo cosa c’è dietro la porta” oppure “do un’occhiata sotto la tenda, che trovo?”.
(A destra) – il manuale del Master, che lo accompagna per tutta l’avventura. Lì troverete scritto cosa dire ai giocatori, e dopo poche pagine riuscirete a improvvisare e usare il materiale come base. Ogni volta che succede “qualcosa di nuovo”, un breve tutorial spiega come funzionano le regole strada facendo.
Chi può fare il master narratore in Kids and Dragons?
Il ruolo di master narratore è pensato per un genitore o insegnante che vuole cimentarsi in un’attività nuova con i suoi ragazzi o studenti, ma scoprirete presto che anche i ragazzi di 10-14 anni riescono molto bene a calarsi nella parte del narratore. Kids And Dragons elimina il problema della preparazione. Il manuale delle regole c’è, per ogni evenienza e per controllatine fugaci, ma è direttamente il libro dell’avventura che spiega al Master cosa narrare e cosa fare. C’è uno scontro? Un veloce tutorial spiega a Master e giocatori come funziona il primo combattimento che incontrano. Bisogna forzare una porta? Ecco spiegato il “test contrapposto” in cui Master e giocatore tirano dei dadi e confrontano i risultati.
La campagna su Kickstarter
Al momento, Kids and Dragons è stato lanciato come progetto Kickstarter. Come in tutti i crowdfunding, il team chiedeva di raggiungere un traguardo: 10.000 euro circa, abbastanza ambizioso. In meno di tre giorni, è stato raggiunto e superato: Kids and Dragons è già stato “approvato” e fondato da centinaia di appassionati, che lo hanno finanziato per quasi 25.000 euro. Se volete provarlo, il primo “livello” di adesione costa solo 35 euro e include un’avventura completa e tutto l’occorrente per giocare “out of the box” senza nessuna preparazione (alcuni materiali, come le “facce speciali” dei dadi, vanno stampati e incollati su normali dadi a sei facce). Il Kickstarter promette di spedire il gioco completo e finito entro febbraio 2021 – il tempo di produrlo in qualità professionale.
E se volete giocare “oltre” la prima avventura, nessuna paura. Il gioco vi “insegna” come creare le prossime storie. “La campagna Kickstarter attualmente in corso offre, oltre all’avventura inclusa nello Starter Set, un’avventura estesa che continua la narrazione arrivando ad offrire un totale di 20 o 22 sessioni di gioco. Nomi celebri del mondo del gioco di ruolo (Mauro Longo, Claudio Serena e il team di Genitori di Ruolo) stanno scrivendo side-quest aggiuntive. Stiamo lavorando anche ad altre future espansioni, ma ogni Set include il piccolo manuale “Crea la tua avventura”. Un buon gioco di ruolo è anche un gioco di creazione, ecco perché il Master potrà scrivere le proprie avventure da zero (utilizzando le regoli di Kids & Dragons) oppure scaricando dal nostro sito delle aree modulari che permetteranno di “imbastire” alcuni ambienti in cui raccontare una storia”, ci dice Michele.
Il Kickstarter dura fino al 21 maggio, quindi c’è ancora un po’ di tempo per aderire. Se non avete mai provato un gioco di ruolo perché “troppo complicato”, ora non avete più scuse!