Maily. L’email per bambini

Maily. L'email per bambiniÈ stata lanciata il 24 luglio sul mercato anglosassone Maily – Your  Kids’ First Email, la prima app che funziona come client di posta dedicato ai bambini. Consente di inviare messaggi personalizzati in modo semplice e sicuro, grazie ad un sistema di “parental control” che permette ai genitori di approvare o respingere le mail che vengono inviate/ricevute dall’account dei propri figli ed essere sempre a conoscenza delle persone con cui sono in contatto. L’interfaccia, studiata per i bambini, offre sfondi colorati, la possibilità di disegnare, colorare e scrivere a mano i messaggi, nonché personalizzarli con adesivi. Un po’ come se Gmail incontrasse Tavolozza. Non posso esprimere alcun giudizio sulla realizzazione perché non l’ho ancora testata. Ho però qualche perplessità sulla necessità di mettere a disposizione di bambini di 4 anni  – questa è l’età a partire dalla quale è consigliata – uno strumento di comunicazione come l’email. Per la stessa ragione per cui non affiderei mai a mio figlio un cellulare, anche se potessi avere un controllo assoluto dell’uso che ne fa. Credo che a quell’età debba essere favorita il più possibile la comunicazione interpersonale, senza l’ausilio di intermediari più o meno tecnologici. Se si tratta di inviare un disegno al papà, esistono decine di applicazioni che consentono di condividere e inviare immagini via mail o web. E se si vuole inviare una storia alla nonna, si può sempre usare l’account della mamma. Ma, oltre ai dubbi di tipo “educativo”, Maily solleva anche critiche più maligne. Come quelle di Stuart Dredge sul sito del Guardian, che si chiede “Perché tutta questa fretta di coinvolgere bambini di 4 anni? Perché i genitori dovrebbero affidare le comunicazioni dei loro figli ad un’azienda sconosciuta? E, se la app è gratuita, da dove verranno i soldi?”.  Lo scopriremo solo nei prossimi mesi. Una cosa però è certa: il problema della gestione e della sicurezza dei dati degli utenti è cruciale per Apple. Se inizierà a investire anche i bambini, rischia di diventare esplosivo.