Monster Hunter World, andiamo a caccia di mostri!

Di cosa si tratta

I draghi antichi sono emigrati verso un nuovo continente: naturale quindi che tutti i cacciatori li abbiano seguiti, arrivando in massa nella cittadella in cui si sta organizzando la caccia ai mostri. Dopo aver creato il vostro personaggio – è una scelta essenzialmente estetica, visto che non ci sono classi o razze tra cui scegliere – verrete catapultati nel gioco. Niente missioni o quest: sebbene a una prima occhiata Monster Hunter World possa sembrare un gioco di ruolo alla Final Fantasy o The Witcher, l’anima è un’altra – qua si va a caccia di mostri.

Il vostro unico compito, infatti, è di scegliere gli incarichi che appariranno sulla “bacheca” della cittadella e che hanno tutti un minimo comun denominatore: andare in un certo punto del nuovo mondo e far fuori un determinato tipo di mostro. Si inizia con nemici abbastanza semplici e standard, ma la vostra carriera di Monster Hunter (ovvero, “cacciatore di mostri”) vi porterà presto a confrontarvi con avversari di stazza ben superiore alla vostra.

Ci piace perché

È un gioco immediato. Non “semplice” in senso negativo, perché il giocatore deve elaborare delle strategie abbastanza complesse per riuscire a sgominare i branchi di mostri già dopo un paio di ore di gioco. Presto dovrete scoprire come modificare le armi, rendendole più potenti, o migliorare le armature, in modo da sopravvivere ai colpi più devastanti. Monster Hunter World, però, cerca sempre di aiutare il giocatore: per esempio, c’è la scia verde che vi conduce verso il vostro obiettivo. Sono un nugolo di insettini verdi fosforescenti, che puntano e illuminano gli oggetti che potete raccogliere, come fiori e minerali, le tracce dei mostri che state cacciando e la zona dove questi mostri bazzicano.

Monster Hunter World

In questo modo, Monster Hunter World è un gioco alla portata di tutti: i giocatori più appassionati potranno combattere le stesse battaglie più e più volte per raccogliere più materiali dai corpi dei mostri (in gergo, i videogiocatori chiamano questa strategia “grindare”) e poi migliorare in modo certosino ogni oggetto del proprio equipaggiamento, mentre chi vuole solo divertirsi potrà saltare da un mostro a quello successivo.

Il gioco è sempre connesso a Internet, ma non ci sono combattimenti tra esseri umani: potete decidere di unirvi alla caccia di qualcun altro, oppure di permettere agli altri giocatori di darvi una mano.

Perfetto per chi…

… è a caccia, è il caso di dirlo, di un gioco “alla Pokemon”, dove si cercano mostri in un’ambientazione più matura e fantasy. In Monster Hunter World i mostri vengono uccisi, e gli avventurieri possono ugualmente finire male: per questo motivo, il Pegi è da 16 anni. Può essere giocato anche da ragazzini più piccoli, dai 12 in su, a patto che i genitori verifichino che la “violenza” e il fatto di dover far fuori qualche mostrone non li colpisca in modo negativo. Personalmente, credo che ben pochi dodicenni italiani potrebbero “turbarsi” per questo gioco.