Byod a scuola: i modi per usare lo smartphone in classe – Parte I

Portare i propri dispositivi tecnologici a scuola è una delle opportunità più interessanti, se si decide di abbracciare una didattica attiva e aperta all’uso di tutti gli strumenti, anche e soprattutto quelli digitali. In due articoli – di cui questo è il primo – vi racconto 12 usi dello smartphone, tra i tanti possibili, che ho sperimentato a scuola con i miei studenti, facendo utilizzare i loro dispositivi personali in modalità Byod (Bring Your Own device).

byod

Fotografa la lavagna

All’inizio era la foto. Soprattutto per quegli studenti che hanno bisogno di ricordare quello che viene spiegato in aula, ma fanno fatica a scrivere o a prendere appunti, il tablet oppure lo smartphone sono gli strumenti con i quali fotografare schemi e mappe sulla lavagna e registrare anche la lezione. Foto e voce servono a ricostruire: in una didattica molto frontale (spiegazione del docente e presa degli appunti degli studenti) questo uso è forse il modello base per lo smartphone in classe, anche se non permette di sfruttare tutte le sue potenzialità.

Guarda e ascolta videolezioni

Se invece in classe si usa una didattica capovolta, ispirata al modello pedagogico della Flipped Classroom, i vostri studenti avevano un video da guardare a casa. Può capitare che qualche studente non lo abbia visto e allora fate tirare fuori cuffiette e smartphone e invitatelo a guardarlo, prima di cominciare le attività pratiche in classe. È un altro dei motivi per cui è sempre bene che il video sia breve.

Commenta e fai domande

Volete fare un brainstorming prima di cominciare il lavoro in aula e chiedere ai vostri studenti quali parole chiave sceglierebbero per un testo che avete letto o di ricordare i temi principali dell’argomento affrontato durante la lezione precedente. Preparate un sondaggio su Mentimeter e ciascuno, inserendo un codice e senza doversi iscrivere, può inviare con lo smartphone il proprio contributo. Potete anche proporre una partecipazione in coppia o in gruppo e può essere una ottima strategia per misurare la temperatura dell’apprendimento della classe. Invece di sondare in partenza, volete raccogliere qualche feedback alla fine dell’attività. Potete usare un Google Form e vi ritroverete anche tutti i risultati alla fine, con gli errori o i fraintendimenti di ciascuno, così per la volta prossima potrete aggiustare il tiro del lavoro da proporre e intervenire anche in modo più mirato.

Videointervista

Lanciate un Debate in classe: proponete cioè una questione, dove bisogna scegliere tra essere d’accordo o essere contro (es. Meglio vegetariani o carnivori? Risorse rinnovabili o no?). Controbattere ed argomentare sono alcuni degli scopi del lavoro. Gli studenti possono raccogliere le opinioni di compagni che siano pro o contro, con delle videointerviste da aggiungere al resto della documentazione. Con uno smartphone non solo si possono fare video, ma si possono poi montare sottotitoli e regolare sfondi e rumori, magari usando una app come BigVu.

Registra la voce

Quando in classe si lavora in gruppo, il docente non riesce a sentire tutti e per tutto il tempo: si muove, circola tra i banchi, ascolta brandelli di conversazione, interviene se interpellato. Se si lascia però acceso uno smartphone per registrare l’audio di ogni gruppo, alla fine del lavoro (che deve essere breve) il docente può farsi inviare la registrazione delle voci partecipanti. All’inizio i ragazzi potrebbero essere incuriositi da questa presenza estranea, ma attiva, e reagire ridendo o parlando un po’ a caso. Dopo poco però si dimenticano che quell’oggetto è lì e diventano autentici. Riascoltare questo parlato a casa è una bella esperienza per un docente, che può scoprire tanto di come interagiscono i suoi alunni e delle parole che usano quando lavorano e parlano tra coetanei.

Partecipa ad un test

Vuoi fare un test in classe, coinvolgendo tutti e in un clima sereno, anzi giocoso? Vuoi sondare quel che i ragazzi ricordano a proposito di un argomento affrontato o di un tema su cui stanno lavorando, senza creare troppe ansie o competizione? Kahoot è una applicazione per creare test interattivi e proporli in classe. Ciascuno accede con un codice e partecipa con il proprio smartphone. I risultati si conservano nell’account del docente e ciascuno riceve un feedback immediato. Può diventare un ottimo punto di partenza per un momento di valutazione formativa o diventare una semplice verifica. Se preferisci utilizzare una applicazione più essenziale puoi usare TestMoz, che consente comunque di inserire anche immagini e audio.

Vai alla seconda parte dell’articolo: Byod: i modi per usare lo smartphone in classe 2