Genitori: sì alla tecnologia per i bambini, ma servono le regole

parental control

Negli scorsi giorni abbiamo rilanciato dai nostri account social il sondaggio di Kaspersky Lab Italia e FattoreMamma volto a sondare l’atteggiamento dei genitori italiani nei confronti dell”utilizzo della tecnologia da parte dei propri figli. Per chi non conoscesse Kaspersky Lab: si tratta di un’azienda informatica, leader mondiale quanto a soluzioni di sicurezza e protezione dei device digitali di privati e aziende, impegnata anche sul fronte dei sistemi di parental control.

Al sondaggio (somministrato solo online) hanno risposto 537 genitori, principalmente mamme del Nord Italia, tra i 30 e i 50 anni, riferendosi a bambini di età compresa tra i 7 e i 14 anni. Ciò che è emerso è stato presentato la settimana scorsa a Milano nel corso di un incontro cui hanno partecipato, oltre a Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia, anche un gruppo di mamme digitali presenti e attive in rete attraverso blog, siti e social network.

I dati sono rassicuranti, parlano di genitori all’80% favorevoli all’utilizzo della tecnologia da parte dei bambini (spesso dotati di un device personale o spesso liberi di accedere a quello di un famigliare), ma attenti a dare delle regole e delle condizioni per l’utilizzo degli stessi. C’è una preponderante attitudine a limitare il tempo consumanto su tablet, computer e smartphone (62%) e a presenziare durante la navigazione in Rete (40%), anche se l’utilizzo dei device digitali si allarga ormai a moltissime attività: da quelle più amate, ovvero quella videoludica e la visione di video e l’ascolto di musica, a quelle più legate allo studio e alla necessità di informarsi. Tanto che per le mamme presenti all’incontro, il controllo del tempo diventa regola secondaria rispetto alla tematica della prevenzione e della protezione dei proprio figli dai pericoli della Rete, dove consumano parte significativa delle loro giornate.

Quanto agli strumenti utilizzati per proteggere i bambini online si rilevano due diverse propensioni: il controllo, diretto (il 57% dei genitori dichiara di sorvegliarli mentre navigano) o mediato da sistemi di parental control o blocco di siti considerati inappropriati (32% e 30%), oppure la fiducia nel buonsenso dei figli (46%), a cui si è spiegato quali sono i rischi a cui potrebbero andare incontro.

La consapevolezza dei rischi presenti in Internet, nonché delle probabilità che un giorno un figlio vi incappi, è ben presente nei genitori intervistati, che di fatto hanno ammesso che il 23% dei bambini presi in considerazione dal campione ha già avuto modo di visionare contenuti non appropriati alla propria età, il 16% ha attivato servizi a pagamento e circa un 10% è entrato in contatto con sconosciuti. I genitori, interrogati su come si comporterebbero se il proprio figlio fosse vittima di cyberbullismo, hanno dichiarato che richiederebbero il supporto di un esperto: il 64% chiederebbe aiuto alle autorità scolastiche e alla polizia mentre il 35% si rivolgerebbe ad uno psicologo per essere sicuro che il proprio figlio abbia l’aiuto necessario per affrontare la situazione.

E’ ovviamente qui che il discorso si fa più delicato, e che il supporto di un sistema di parental control, semplice e flessibile nell’utilizzo, potrebbe trovare più ragione d’essere. La considerazione condivisa è infatti che non si possa prescindere dalla Rete e da una necessaria educazione alla dimensione digitale, ma che in qualche modo i più piccoli vadano tutelati in questo percorso.

Certo, parlare oggi di educazione al digitale molto fa riflettere su educazione e comportamenti sociali in generale. Il confine tra reale e virtuale è spesso sottile e difficile da definire; basti pensare al fenomeno del bullismo, che trova dolorosa amplificazione attraverso la Rete, ma che molto dice delle dinamiche in atto tra le persone, giovani e non, a prescindere dall’online.

L’attività di sensibilizzazione e prevenzione in cui Kaspersky Lab è impegnata si affianca dunque quella di studio e ricerca per lanciare sul mercato nuovi prodotti per la sicurezza in rete, soprattutto dei più piccoli. In uscita il prossimo autunno, Safe Kids, un sistema che integrerà le funzioni di controllo su mobile e desktop, venendo incontro alle esigenze dei genitori, alle prese con device in casa e fuori casa.

Ecco l’infografica prodotta da Kaspersky in occasione del sondaggio:

Bambini e tecnologia