Impressioni dal Salone del libro di Montreuil: un digitale nuovo

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A un anno di distanza dagli attentati di Parigi, la trentaduesima edizione del Salon du livre et de la presse jeunesse, ha aperto le porte a un pubblico vasto e apparentemente sereno (nonostante i nuovi metal detector all’ingresso) e ha ripreso il suo ruolo di luogo di promozione della lettura, di spazio per novità e proposte di lettura per i giovani e di centro per la diffusione degli strumenti multimediali del vasto campo dell’editoria specializzata per ragazzi.

Ho trovato un salone nuovamente movimentato, scuole in visita, famiglie con bambini paonazzi, adolescenti in lunghe file per la dedica, giovani adulti in lunghe file per l’autografo.

Due piani di stand più la bella mostra La règle et le jeu.
Sembra impossibile, data la ricchezza e la varietà, che comprenda esclusivamente editori di area francofona, dai giganteschi ai più piccoli, tutti o quasi, presenti per proporre novità, pubblicazioni, autori, idee. 

. I progetti

Numerosi e interessanti i progetti: le riviste per ragazzi Georges e Baika, i tanti portali con servizi per le biblioteche, i negozi e le biblioteche on line per tutti – inclusi bambini con bisogni speciali (Livres Accès), il sito Madmagz per creare contenuti a scuola in modo semplice e collaborativo fra studenti. 

E Premierpages, progetto per avvicinare e supportare i piccolissimi alla lettura in famiglia; Mon oeil serie di brevi video o animazioni, progettato dal Centre Pompidou, per far scoprire ai bambini le opere della collezione. E ancora, con l’intento di abbattere le pile di cd favorendo l’ascolto di musica e storie, Munki con un buon catalogo per biblioteche nido e materna, tutto per piccole orecchie attente. 

La Ruche Transbook, la zona dedicata al digitale, ampliata e rinnovata negli spazi e negli arredi, quest’anno è appartata dietro le quinte, purtroppo sempre esposta ad un certo brusio ma con postazioni ad altezza bambino di due anni.


 

Pratica e divertente la soluzione adottata per consentire anche ai più piccoli di servirsi dei tablet in autonomia, un salone è anche questo: permettere una buona fruizione in una decorosa situazione.
Per quanto riguarda le nuove tendenze e proposte di app e ebook, segnalo Popapp il già noto portale-raccolta del Salone, che si è arricchito e offre una buona selezione di pubblicazioni di qualità. 

. La realtà aumentata

In questo spazio fisico predisposto per la libera consultazione sui device, prevale una concentrazione di app gratuite che sviluppano la realtà aumentata.
Viene pertanto messo a disposizione del pubblico il cartaceo affiancato da un tablet con a bordo (tra altre) la “sua” app. Vediamo come funzionano.

E’ necessario inquadrare a calibrata distanza il cartaceo illustrato e sorvolare sulle pagine del libro. In tal modo la fotocamera del supporto elettronico (tablet o smartphone) fa scaturire sullo schermo un variegato assortimento di interattività relativa alla storia: animazioni, illustrazioni aggiuntive in movimento e/o interazioni; in altri casi effetti sonori o traccia sonora del testo.


 

Albi che sarebbero già conclusi e sono già pubblicati con una buona storia sposata a illustrazioni di qualità, vengono integrati da un corredo digitale interattivo di questo tipo.

Ora, accantonata la non semplice procedura di utilizzo per un bambino, tra equilibrismi, luci o inclinazioni sbagliate che possono inibire il riconoscimento dell’immagine, mi chiedo quale sia il valore aggiunto di questo genere di sperimentazioni.

E’ apprezzabile in queste pubblicazioni lo spunto ma mi pare si tratti di una creatività formale e sfugge il senso d’insieme. L’impressione è che sia forte il desiderio dei grandi editori di essere presenti con pubblicazioni digitali ma concentrando l’attenzione del pubblico sull’animazione della carta.

Hanno scelto questa strada Albin Michel con la collezione Histoires animées (Chouette, Peur du noir moi? Copain? Il est l’heure d’aller au lit maintenant!), Nathan con la lettura dell’albo Le grand rendez-vous e Ejt-labo con il titolo Dessine-moi le vent (è lo stesso editore che aveva sviluppato Moutcho et Pitrouille, qui una recensione, app non più gratuita).

Una moda? Un modo folcloristico di usare la tecnologia ma forse anche un’occasione mancata di creare realmente un contenuto ricco e differente, oltre l’intrattenimento.   

Queste soluzioni ibride non usano al meglio l’opportunità del digitale, divertono nell’immediato ma rivelano un approccio ludico fine a se stesso e sostanzialmente poco aperto ad una nuova vera lettura possibile sulla ricerca dei linguaggi narrativi. C’è da riflettere!

. Per i professionisti

Il lunedì nell’attico è sempre dedicato al Mice Numérique, spazio e occasione per i professionisti del settore di presentare lavori e progetti e creare contatti. 

Qui si presenta un bel panorama di realtà eterogenee: la biblioteca digitale Youbook, la mediateca Educ’Arte, il portale Storyplayr che è una biblioteca digitale di storie, con formule diversificate di pagamento ed accesso illimitato a centinaia di albi illustrati da leggere o ascoltare su tablet, computer, smartphone.
Ritroviamo la sempre splendida offerta di Lasourisquiraconte, Abcmelody per introdurre la lingua inglese con le app Cat and Mouse e per coltivare l’interesse per viaggi e curiosità del mondo.

Il salone ha proposto e offerto ora ci aspetta un nuovo anno in cui studieremo le risposte a queste proposte e io… già non vedo l’ora del prossimo!
Stay tuned!!!