10 cortometraggi di qualità da guardare con i bambini

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La visione degli schermi condivisa con i bambini può diventare occasione di confronto e riflessione sui sentimenti, le emozioni e le situazioni ricorrenti nei loro percorsi di crescita. Il cinema d’animazione, in particolare, ha saputo intrattenere e sedurre più generazioni, dando vita a storie di alto valore non solo esteticoma anche educativo.

Con i più piccoli, i cortometraggi d’animazione possono essere un ottimo punto di partenza per avviare attività di restituzione, come ci spiega Cosimo Di Bari nell’intervista:

Cortometraggi, occasione di confronto e crescita per i bambini

Ovviamente occorre scegliere un buon titolo… ecco quindi una selezione di cortometraggi la cui visione con i più piccoli è altamente consigliata.

Luxo Jr (Pixar, 1984)

Risale al 1984, è il primo grande successo della Pixar. In due minuti e dieci secondi mette in scena una relazione genitore figlio dove protagonisti sono due lampade snodate Luxo, una di grandi dimensioni e l’altra identica solo più piccola, che giocano a palla. Nella dinamica del loro palleggio si mettono in moto i tipici atteggiamenti dell’età adulta e dell’infanzia quando insieme sono coinvolte nel gioco fisico. Non ci sono esseri umani e non ci sono parole, in primo piano solo una “mimica” efficace che racconta il desiderio di libertà dei più piccoli e la pazienza dei grandi che li accompagnano e osservano con sguardo indulgente.
Consigliato: per insegnare ai bambini a immedesimarsi negli altri e a cogliere espressioni ed emozioni anche là dove mai penserebbero di trovarle.

For the birds (Pixar, 2000)

Un cortometraggio divertente, che sfrutta l’ironia per mostrare quanto poco saggi siano i pregiudizi legati alle differenze. Ancora una volta sono gli animali protagonisti del corto Pixar: alcuni uccellini petulanti appollaiati su un filo elettrico si fanno scherno di un gentile uccello di grossa taglia appena approdato sul vicino palo della luce. I tentativi di inserirsi nel gruppo da parte del nuovo arrivato non otterranno grande successo, anzi la sua presenza non è gradita. Ma i tentativi di allontanarlo avranno un esito esilarante.
Consigliato: per spiegare che lo spirito di gruppo funziona se non esclude qualcuno. E per dimostrare con ironia e buon umore che non conviene allontanare chi è diverso da noi…. perché così facendo rischieremmo di perdere qualcosa!

La luna (Pixar, 2011)

Tre generazioni alle prese con lo stesso lavoro: sistemare correttamente ogni sera gli spicchi della luna. Nonno e papà fanno a gara per insegnare all’ultimo arrivato il mestiere, ciascuno nella propria modalità, non considerando però che il figlio/nipote potrebbe portare qualcosa di nuovo e magico in quel lavoro che per loro è da sempre uguale.
Consigliato: per far intuire ai più piccoli che crescendo troveranno il loro posto nel mondo, in armonia con la propria storia familiare ma anche valorizzando le peculiarità personali e generazionali.

Piper (Pixar, 2016)

Il cortometraggio Piper (qui il link per vederlo) anticipava nei cinema (e nel dvd) la visione del film “Alla ricerca di Dory” (Disney Pixar). Narra la storia di un piccolo uccello “sandpiper” che deve imparare come muoversi tra mare e sabbia per sopravvivere e nutrirsi. Il suo primo approccio con il mare è scoraggiante, ma poi, grazie all’aiuto di un genitore e di un amico imprevisto, riuscirà a trovare la sua strategia per inserirsi nel ciclo vitale della spiaggia.
Consigliato: per mostrare ai bambini una poetica rappresentazione delle emozioni più comuni che accompagnano ogni percorso di crescita, dall’eccitazione alla frustrazione, dalla paura alla soddisfazione.

Purl (Pixar, 2019)

Come può integrarsi un tenero gomitolo rosa in un ufficio di soli uomini tutti rigorosamente nerovestiti? La strategia di Purl (questo il nome del gomitolo) prevede l’acritica omologazione con i colleghi maschi, fino ad assumerne gli atteggiamenti camerateschi e le modalità comunicative aggressive. Le cose cambiano, però, quando un altro tenero gomitolo arriva in ufficio e Purl deve fare una scelta…
Purl fa parte del progetto SparkShorts di Pixar, una serie di cortometraggi realizzata per sperimentare nuove strade di storytelling.
Consigliato: per affrontare le tematiche di genere, mostrando ai bambini che la diversità, qualunque essa sia, non deve essere discriminata, ma gestita per aumentare il benessere di tutti.

Alike (CGMeetup, 2015)

Diretto da Daniel Martínez Lara e Rafa Cano Méndez, vincitore di numerosi riconoscimenti tra cui il premio Goya come Miglior corto animato del 2016, Alike indaga non solo la relazione padre figlio, ma anche le dinamiche dei condizionamenti sociali su adulti e i bambini. Sfruttando colori e semplici parallelismi tra le azioni quotidiane di grandi e piccoli, racconta una storia di riscatto dall’omologazione, sfuggendo al rischio di perdere la propria strada verso la felicità.
Consigliato: per bambini un po’ più grandi, che iniziano a riflettere sulle aspettative che famiglia e società hanno nei loro confronti. Per innescare un dialogo sull’importanza di riconoscere e abbracciare le nostre inclinazioni più profonde.

The Present (Filmakademie Baden-Württemberg, 2014)

Un corto di Jacob Frey, basato sui comics di Fabio Coala e superpremiato, che con delicatezza affronta il tema della disabilità. L’istintiva immedesimazione con il simpatico cagnolino senza una zampa ci prepara, senza che ce ne rendiamo conto, all’ondata di imprevista empatia verso lo scostante protagonista.
Consigliato: per  avvicinare in modo positivo i bambini al tema della disabilità, ai sentimenti di chi vive una condizione di svantaggio.

Taking Flight (Moonbot Studio, 2016)

Un nipotino che controvoglia viene lasciato per un fine settimana dal nonno, coglie l’occasione per conoscere meglio quel simpatico vecchietto. Grazie a un carretto a 4 ruote ritrovato in garage, i due partono per una serie di avventure fantastiche nel quartiere, che si trasforma e diventa sfondo alle loro ardite peripezie. Ad alimentare l’avventura è la coinvolgente narrazione del nonno, che con la sua immaginazione finirà per ricongiungere le tre generazioni nella dimensione più pura del gioco. In inglese.
Consigliato: per scoprire il potere dell’immaginazione, che rende tutto possibile, e per riflettere sull’opportunità di includere tutte le generazioni nella quotidianità dei bambini.

Cuerdas (La Fiesta, 2014)

In questo corto di Pedro Solís García la piccola Maria vive in un orfanotrofio e accoglie con entusiasmo l’arrivo di un bambino disabile e malato, vedendo in lui un compagno di giochi nonostante sia paralizzato su una sedia a rotelle. Maria cerca in tutti i modi di comunicare con lui e nel farlo gli vuole bene, molto bene. Dopo vent’anni, Maria è diventata maestra e porta ancora con sé un ricordo del piccolo amico disabile…
Consigliato: in situazioni in cui la diversità rischia di generare pregiudizio. E per parlare delle motivazioni profonde che ci fanno fare importanti scelte di vita.

Pip (2018)

In questo corto animato pubblicato da Southeastern Guide Dogs il protagonista è un cucciolo che sogna di diventare una guida per ipovedenti. Pip, questo il suo nome, è il più piccolo degli allievi di una scuola d’addestramento per cani e il corso si rivela essere più diffide del previsto. Grazie alla sua determinazione riesce ad arrivare comunque all’esame finale, ma non mancano anche lì gli imprevisti.
Consigliato: per mostrare ai bambini che ciò che si impara a scuola è importante, ma che sono le nostre più intrinseche qualità e le nostre scelte a dirigere davvero la nostra vita.