Burly Men at Sea: tre uomini e una barba
Prima di approfondire alcuni aspetti di Burly Men at Sea, opera sviluppata dal team indipendente Brain & Brain e pubblicata a fine 2016 per PC – via Steam – e dispositivi mobile iOS e Android, è opportuno precisare che non si tratta di un videogame nel vero senso della parola. Come precisato sul sito dello sviluppatore, Burly Man at Sea è una folktale adventure, equiparabile ad una sorta di racconto digitale interattivo che, nel caso specifico, ci fa vivere le avventure di tre giovani e barbutissimi pescatori scandinavi. Il tutto condito con aneddoti e creature tipiche del folclore nordico.
Il gioco è atipico ma comunque estremamente immediato, tanto che anche i non videogiocatori ci impiegheranno poco tempo a prendere dimestichezza con l’avventura. Basta infatti cliccare (o toccare) un punto del gioco per spostare la visuale: i nostri protagonisti si sposteranno di conseguenza per restare sempre più o meno al centro dello schermo. Il sistema di controllo è fondamentalmente tutto qui, in aggiunta si può dire che nei vari scenari ci sono oggetti e personaggi con cui è possibile interagire: cliccandoci sopra partiranno scenette talvolta molto spassose.
Si potrebbe dire che in Burly Men at Sea il giocatore sia più una sorta di narratore piuttosto che un vero e proprio personaggio attivo. A seconda di come decideremo di spostare i pescatori, o a seconda degli oggetti con cui decideremo di interagire, la storia prenderà sentieri differenti. Per questo motivo ad una prima partita (che dura anche meno di 2 ore) non si riuscirà a scoprire tutto quello che l’opera ha da raccontare: qualcuno si accontenterà di quanto apprezzato nella prima run, qualche altro potrà essere incuriosito e tentare nuove partite per vedere le varie biforcazioni della storia.
In ogni caso l’incipit iniziale è sempre lo stesso: tre nerboruti pescatori (che si distinguono solo dal colore della barba) un bel giorno trovano un’antica pergamena che sembra una specie di mappa del tesoro. Indecisi sul da farsi, decidono di chiedere informazioni in un piccolo villaggio dove trovano un anziano locandiere che li indirizza verso nuovi luoghi ed una nuova speciale avventura.
Tutto sommato essendo un gioco piuttosto breve Burly Men at Sea potrebbe essere apprezzato da qualunque giocatore (di qualunque età), anche da quello che di solito tende un poco a snobbare le avventure. Sicuramente potrebbe essere piacevole per un genitore giocarlo anche con un bambino piccolo: le immagini hanno uno stile unico, essenziale ma attentamente studiato e piacevole, così come la colonna sonora con effetti audio realizzati a voce (ad esempio il clangore di un martello).
La storia è simpatica, sottotitolata in italiano, così come le tante scenette spiritose che si incontrano nel corso dell’avventura.