Wattam: ricostruire l’universo tra girotondi e grasse risate

wattam

Il gioco inizia con l’immagine del Sindaco, un cubo verde con gambe e braccia. Sul suo volto baffuto è dipinta un’espressione triste, quasi apatica. Sospira. “Perché sono da solo?” pensa, mentre delle note di pianoforte accompagnano i suoi primi passi. Viene illuminato da un cono di luce proviente dall’alto, come se fosse un attore solitario su un palcoscenico. Nei primi istanti, Wattam sembra connotarsi come una tragedia mentre, in realtà, nelle 4-5 ore necessarie a completare il gioco si ride parecchio. Lo stato d’animo del Sindaco è giustificato dal fatto che il mondo è stato cancellato da una calamità non ben definita, e ora non è rimasto più niente. O almeno questo è ciò che crede il nostro cubo verde, finchè non fa amicizia con Gian, un sassolino. È l’inizio di un’avventura, in cui il Sindaco cerca di riunire tutti gli elementi che rendevano il mondo ciò che era prima della catastrofe.

wattam

Un gruppo di strambi personaggi, con cui sperimentare interazioni

Al giocatore sono date indicazioni abbastanza chiare su quale sia la missione da seguire, ma viene lasciata la libertà di giocare liberamente sperimentando le possibili interazioni e sinergie tra i personaggi, che sono tutti controllabili a piacere. Capita così di aiutare il naso Fabrizio a trovare qualcosa da annusare, la ghianda Gina, invece, vuole cercare una buca in cui poter essere piantata per diventare albero, la casa Sousuke ha bisogno di accogliere degli inquilini e la bocca Ivano desidera ardentemente trasformare tutto ciò che mangia in…cacca! Dal più piccolo oggetto fino ad arrivare alle stagioni, tutti sembrano tristi e senza il loro scopo dopo l’apocalisse.

wattam

Obiettivo? Ridare un senso al mondo facendo esplodere la felicità

Il nostro ruolo sarà proprio quello di ridare un senso e un contesto a ognuno di questi strambi personaggi, fino a ricostruire il mondo nella sua unità. Come? Facendo esplodere la felicità grazie al particolare potere del Sindaco e formando dei girotondi, in grado di far sbocciare la vita. Proprio il concetto di cerchio è uno dei temi centrali ed è anche il significato della parola giapponese wa e di quella tamil vattam, la cui fusione dà il titolo al gioco. In un cerchio tutti i punti sono alla stessa distanza dal centro e contribuiscono allo stesso modo alla composizione del Tutto, come i personaggi di Wattam. Un cerchio chiuso quindi, come le trasformazioni a cui possono andare incontro le creature del gioco, che riescono a tornare sempre alla propria forma originaria. Un cerchio come la Terra e la Luna disegnate su un foglio da un bambino. Gli stessi personaggi del gioco sembrano tutti nel loro stato infantile. Ridono, piangono, fanno le puzzette, litigano e fanno la pace l’istante dopo, si capiscono anche se non parlano la stessa lingua. In fondo il mondo creato dallo sviluppatore Keita Takashi è stato costruito per entrare in risonanza soprattutto con i bimbi. Ciò che un adulto può cogliere in più, a patto che il suo fanciullino sia ancora in buona salute, sono temi quali la solitudine, la perdita e il ritrovamento di uno scopo e quindi di se stessi, delle differenze che ci separano che sono quelle che più dovrebbero unirci, di amicizia e ambizioni.

wattam

Un gioco che parla dell’importanza di creare connessioni tra di noi

Alla fine Wattam, come il ben più celebre Death Stranding, titolo PEGI 18 apparantemente lontano anni luce, parla dell’importanza di creare connessioni tra di noi. Il gioco è stato classificato da ESRB (il sistema nordamericano di classificazione dei videogiochi) come Everyone 10+ ma può essere tranquillamente fruito da un bambino di età inferiore. A differenza di molti titoli “senza fondo”, Wattam si presta bene a sessioni di gioco dalla durata variabile e anche solo mezz’ora di gioco può regalare delle soddisfazioni. Inoltre, sembra un gioco perfetto per far interagire insieme genitori e figli, grazie al co-op locale a schermo condiviso e ai contenuti leggeri; questi, grazie alla presenza di temi universali, permettono approfondimenti utili a stimolare la discussione.