10 consigli per essere genitori e lavorare da casa

robert kelly

Il video in cui lo studioso Robert Kelly viene sorpreso dai figli in videodiretta con la BBC mentre parla della situazione politica della Corea del Sud ha fatto il giro del mondo. L’incursione dei due bambini, seguita dall’entrata in scena della madre che tenta di allontanare i due dalla portata della camera del computer, è stata vista da oltre 23 milioni di persone, per il divertimento di molti, ma forse non proprio di tutti. I genitori telelavoratori (spesso madri) che hanno l’ufficio in casa in quella scena hanno probabilmente rivisto un po’ di loro stessi, alle prese con seriose call a video mentre pianti e strepiti si scatenano dietro la porta dello studiolo o, peggio, intorno a loro.

Ecco allora qualche consiglio per affrontare al meglio la vita da genitore smartworker o per lavorare da casa, consigli rodati, non sempre facili da mettere in pratica, ma utili a tutti, piccoli di famiglia compresi. Ricordiamoci sempre, per rincuorarci, che indulgenza e simpatia si sono riversate copiose in Rete di fronte al video dell’ormai celeberrimo professor Kelly.

Almeno per una parte della giornata devi essere solo

Mamme e papà che lavorano da casa hanno sicuramente un’opportunità in più per migliorare il proprio “work-life balance”, per esempio annullando i tempi degli spostamenti casa-lavoro con il risultato di poter accompagnare i figli a scuola o fare un’attività sportiva. Tuttavia è impensabile che affrontino un’attività lavorativa in modo professionale se in casa ci sono sempre uno o più bambini da accudire. Se in caso di malattia momentanea di un figlio è verosimile che lavoro da casa e accudimento si concilino, nel lungo periodo finirebbero per destabilizzare tutti, lavoratore, datore di lavoro e famigliari. Meglio organizzarsi con tate, asili nido e nonni almeno su una parte della giornata.

Trova uno spazio della casa che diventi il tuo ufficio, possibilmente una stanza, con wifi ben funzionante

Per chi lavora da casa in modo continuativo uno spazio fisso è di fondamentale importanza. L’ideale è che sia una stanza, chiusa da una porta e in grado di isolare dal resto dell’ambiente domestico. Se non è possibile, si tenti di ricavare un angolo minimamente riparato e soprattutto ben servito dalla rete wifi. Una rete che funziona a singhiozzo, se utilizzata per lavorare, è snervante oltre che nemica della produttività.

Chiedi e fai in modo che lo spazio che occupi con la tua attività sia solo tuo

Se si lascia qualcosa sulla scrivania in attesa di riprendere il lavoro, la cosa peggiore che può capitare è di non ritrovarla più. Per i bambini la tentazione di mettere mano su fogli, matite, pinzatrici e, peggio ancora, sulla tastiera del computer è forte, quasi invincibile, ma le conseguenze sul rendimento di chi lavora da casa possono essere pesanti. E’ dunque opportuno far capire loro (e in generale a tutte le persone che vivono in casa) che lo spazio in cui si lavora è importante, che lì non si gioca né si fa disordine. Insomma, che lì le mani ce le mette una persona sola!

Cerca di mantenere degli orari regolari

La tentazione di controllare l’ultima mail è sempre in agguato, anche alla sera: il cellulare è sempre acceso e il computer è lì aperto a portata di mano. Ma lavorare a tutte le ore alla lunga diventa controproducente, poiché non consente di “staccare la spina” e riportare il centro dell’equilibrio su se stessi e in famiglia. Perché questo avvenga più facilmente, oltre a stabilire degli orari “work free”, è importante decidere quali sono gli spazi della casa dove i device elettronici non possono comparire: la tavola su cui mangiate, il salotto in cui giocate con i bambini e i comodini della camere da letto. Sono regole preziose e se vengono rispettate i bambini saranno i primi a beneficiarne, nell’immediato e nel lungo periodo, quando si confronteranno con un modello positivo di gestione della vita lavorativa e digitale.

Programma le attività

Anche se non c’è un datore di lavoro è fondamentale rispettare le scadenze e programmare le giornate in modo rigoroso. Per gestire al meglio il tempo è possibile ricorrere ad applicazioni mobile molto efficaci, dai semplici Calendar di telefono o computer ad app più complesse come Evernote o OneNote, che ci seguono anche negli appuntamenti fuori casa, per prendere appunti e scattare foto, tenendo tutto in ordine.Se proprio è necessario lavorare la sera, è opportuno affrontare in quella fascia oraria i compiti più leggeri, che magari si possono svolgere anche stando sul divano… ovviamente dopo aver messo a letto la prole e con una tazza di tisana a portata di mano.

Non cedere alla tentazione di fare altro durante l’orario di lavoro

La lavatrice è in agguato, l’arrosto chiede di essere avviato e la polvere è lì da toccar con mano sulla libreria… non un granché come distrazioni, ma sufficienti a farci alzare e farci perdere concentrazione e tempo. Per lo smartworker avere uno spazio isolato dal resto della casa è fondamentale, in questo modo sarà più semplice non sentire il richiamo della giungla domestica. Piuttosto, una gestione efficiente del calendario consentirà di ritagliare dei momenti da dedicare a se stessi in modo costruttivo e fuori casa, per fare una camminata, prendere un caffè con un’amica (anche il lavoro smart prevede le pause caffè!) o leggere le news.

I social network fanno sentire meno soli, ma non farti distrarre

A proposito di solitudine… chi lavora da casa spesso soffre di mancanza di contatti umani, soprattutto se il lavoro si svolge principalmente davanti allo schermo di un computer. Prendersi il tempo di guardare i social network, magari con l’idea di leggere anche qualcosa di inerente la propria professione, può aiutare a rompere l’isolamento, ma è facile scivolare nell’abuso e… nella perdita di vista degli obiettivi. Meglio dunque andarci cauti, a volte è più rigenerante una telefonata a un parente o un caffé nel bar sotto casa.

Fai capire a parenti e amici che anche se sei a casa… stai lavorando!

Questa è una delle prime battaglie che dovrete combattere se lavorate da casa: per il partner, i parenti e gli amici siete tra le mura domestiche, nello stesso luogo in cui la sera condividete la cena o una birra, ma voi ora non avete tempo per loro. E nemmeno per seguire da vicino l’eventuale lavoro dell’imbianchino o dell’idraulico. Insomma, in molti tenderanno a far ricadere su di voi delle incombenze domestiche, che per quanto piccole messe tutte insieme finirebbero per erodere la vostra concentrazione.

Isola o isolati dalle fonti di rumore

Un consiglio molto pratico, utile soprattutto a chi spesso deve partecipare a call su Skype o NetMeeting. Se è noto che una telefonata è in arrivo, è facile allontanarsi da fonti di rumore come la lavatrice o dal luogo in cui si trovano i bambini. Non c’è niente di male nel lavorare da casa e nel fatto che intorno scorra una normale vita domestica, ma può essere di intralcio agli altri partecipanti alla call. In alternativa, è bene imparare ad usare con disinvoltura la funzione “mute” di telefono e messenger vari.

Vestiti, pettinati, fai la pausa pranzo… come se fossi in ufficio

Anche la concentrazione ci guadagna se prima di cominciare a lavorare la mattina ci si dedica ai classici “riti di preparazione” pre-ufficio: farsi la doccia, fare colazione, vestirsi… Nel lungo periodo continuare a prendersi cura della propria persona, anche del proprio aspetto, sarà vincente, non solo a livello professionale.