Bufera acquisti in-app per Google

Bufera acquisti in-app per Google

Dopo Apple, la bufera giudiziaria sugli acquisti in-app da parte di minori investe Google. Una madre americana ha infatti fatto causa al motore di ricerca e al suo store online Google Play, dopo che il figlio ha speso 69 dollari in acquisti in moneta virtuale nel gioco Marvel Run Jump Smash.

A patrocinare la donna è lo stesso studio legale che nel 2011 ha condotto una class action per motivi simili contro Apple. Il gigante di Cupertino a gennaio di quest’anno ha concordato di pagare 32,5 milioni di dollari di rimborso a famiglie i cui figli avevano effettuato sull’App Store acquisti in-app a loro insaputa. L’accusa è sempre la stessa: gli store promuovono giochi per bambini con il modello freemium, ricavando indebiti profitti da acquisti in-app effettuati senza il permesso dei genitori.

La responsabilità di Google sarebbe di non aver previsto sufficienti controlli parentali per impedire l’acquisto non autorizzato da parte di minori, a causa di una “finestra” di latenza dopo l’inserimento della password, durante la quale è possibile effettuare altri acquisti senza dover reinserire il codice.