Greta Menchi, una vlogger al Giffoni Film Festival
Le webstar che nascono sui canali social, giovanissime e sempre più amate dagli adolescenti, approdano anche al mondo del cinema per consacrare il loro successo. Come Greta Menchi, al Giffoni Film Festival per l’anteprima del film A.S.S.O. in cui è doppiatrice, e come Federico Clapis e Favij, in autunno protagonisti del film Game Therapy.
Per chi non ha figli adolescenti, forse questi nomi significano poco, ma nel panorama dei contenuti fruiti online dal pubblico teen vi assicuriamo che la rilevanza è altissima. Nel caso di Greta Menchi, si tratta di una delle poche youtuber italiane di successo, 20 anni e due canali video seguitissimi (il suo personale conta più di 330.000 iscritti) sulla piattaforma di YouTube.
La sua apparizione al Giffoni Film Festival (a Salerno, 17-26 luglio) è stata più che ben accolta dai giovani fan. La vlogger (termine che riassume l’anima di videomaker e blogger di molti youtuber) presenziava infatti nel corso della manifestazione in quanto doppiatrice in L’A.s.s.o nella manica, commedia adolescenziale americana di Ari Sandel dal 19 agosto nelle sale italiane e ieri in ateprima al festival. La voce della vlogger italiana doppierà una delle attrici del film.
Il film, che ha incassato circa 40 milioni di dollari negli Usa, con Mae Whitman e Robbie Amell, tratta anche il tema del cyberbullismo. “Internet offre molte opportunità ma è anche un mondo spietato, a volte da davanti a uno schermo ti insultano senza conoscerti, dicendoti cose che non avrebbero mai il coraggio di ripeterti in faccia” spiega Greta, dando anche un consiglio ai ragazzi: “se trovate vostri video o foto postati senza consenso non abbiate paura, non vergognatevi, denunciate”.
L’acronimo del titolo originale, The Duff (Designated Ugly Fat Friend), cioè “La brutta grassa amica designata”, in italiano è diventato A.S.S.O. (Amica, Sfigata, Strategicamente, Oscena). La protagonista del film scopre un video che non sarebbe mai dovuto essere postato. Spiega Greta: “Mi rivedo in quel personaggio. Anch’io al liceo vivevo nel mio mondo, poi ho iniziato a raccontarmi come in un diario su YouTube, pur mantenendo una mia sfera privata. E incredibilmente ho trovato un pubblico a cui quello che dicevo interessava”.
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