Libri per bambini e Intelligenza Artificiale
Il mondo dell’editoria è probabilmente tra i settori che più sta risentendo dell’arrivo delle nuove tecnologie. Con il tempo ha dovuto fare i conti con i nuovi canali della distribuzione online, con i format digitali di lettura, con la crescente influenza di Bootoker, Booktuber, Bookstagrammer e con gli algoritmi di raccomandazione delle piattaforme sociali. Il prossimo passo, quello che più preoccupa gli autori e gli editori, sarà capire in che misura le Intelligenze Artificiali potranno impattare sulla scrittura e sulla produzione dei libri.
L’elemento umano fondamentale per raccontare e consigliare
Una recente ricerca online condotta da Wattpad – community di webnovel e narrativa – e Wakefield Research tra adulti e rappresentanti della Generazione Z negli Stati Uniti, rileva che oggi nove lettori su dieci pensano che le tecnologie daranno forma al futuro della lettura, ma anche che gli esseri umani debbano continuare ad essere coinvolti nella scrittura e nella produzione dei libri. Nonostante si evidenzino abitudini molto diverse quanto a formati, generi e canali frequentati per i consigli di lettura, lettori appartenenti a generazioni diverse concordano nel ritenere che gusto e curatela umane rimangono essenziali quando si parla di libri e narrazione. Eppure, nonostante questi siano i bisogni espressi, l’uso dell’IA sembra ormai avanzare inevitabilmente anche in ambito editoriale, condizionandone le modalità produttive e promozionali.
Gli autori, tra preoccupazione e opportunità
Quanto agli autori, è ancora Wattpad con un sondaggio a tentare di capire come si sentano riguardo all’utilizzo dell’IA in particolare nel processo di scrittura narrativa. La maggioranza del campione – selezionato tra i creator della piattaforma stessa – rivela di essere scettica nei confronti dell’IA generativa, ma circa la metà mostra un atteggiamento ambivalente: da un lato teme che possa limitare le opportunità di monetizzazione e di pubblicazione, dall’altro ne riconosce il potenziale nel supportare il lavoro di ‘confezione’, dalla correzione di bozze alla progettazione grafica delle copertine. In questo orizzonte, in cui si soppesano non solo i rischi e i vantaggi, ma anche le nuove prospettive che l’IA apre in termini di creatività, si stanno muovendo le prime prove degli autori e degli editori.
L’Intelligenza Artificiale per la narrativa ragazzi
L’impiego delle IA nella scrittura di libri sta guadagnando sempre più spazio nel panorama editoriale, con un’ampia varietà di titoli già disponibili, molti dei quali creati utilizzando ChatGPT. Il fenomeno è emerso recentemente, con centinaia di libri già disponibili su piattaforme come Amazon, sia in formato elettronico che tradizionale, che spaziano dai manuali pratici sui più svariati argomenti fino alla narrativa per bambini e ragazzi. Ed è proprio quest’ultima che sembra costituire un ambito favorevole all’impiego di algoritmi e IA.
Dopo la pandemia la piattaforma di lettura e di contenuti digitali Epic! non aveva fatto mistero del fatto di supportare la produzione di una nuova collana di libri e fumetti attraverso un’attenta analisi dei dati di ricerca e navigazione per assicurarsi che incontrasse il gusto dei suoi piccoli iscritti. Nel creare un nuovo sistema di personaggi finzionali Epic! tiene quindi conto delle preferenze dei lettori, come il fatto che ai bambini i gufi piacciano più dei polli.
La piattaforma mobile di lettura per bambini Ello è andata oltre e oggi prevede di aggiungere nel suo catalogo di e-book più di 700 titoli originali, molti dei quali creati utilizzando l’IA. Secondo i dirigenti di Ello, l’IA può generare un libro in meno di 30 minuti. Una volta approvato il testo, anche le immagini a corredo della storia possono essere prodotte artificialmente. Una squadra di esperti sui temi dell’infanzia e di redattori revisiona e approva i libri così prodotti. Al momento, Ello utilizza l’intelligenza artificiale anche per ascoltare il bambino che legge, analizzare le sue parole a livello fonemico e aiutarlo a migliorare le sue abilità.
In Italia, con spirito sperimentale, è in pubblicazione il libro per ragazzi Viaggio oltre l’ignoto (ed. Il Castoro), a cura di Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto. I tre autori hanno commissionato la stesura di una storia alla scrittrice Valentina Federici e a un’intelligenza artificiale, fornendo le stesse indicazioni e regole. Ne sono nati due racconti che parlano di amore, avventura, emozioni, ma anche un esperimento che vuole indagare con curiosità le sfide che l’IA pone per il futuro. Baccalario dichiara di aver lavorato sicuramente più ore sull’IA per dare alla macchina istruzioni valide, rispetto al tempo dedicato all’autrice esordiente. A dire che la componente umana, anche per la creazione artificiale di un buon prodotto letterario, al momento è ancora fondamentale.
I pregiudizi dell’Intelligenza Artificiale
Tornando al sondaggio di Wattpad, è interessante riscontrare che più della metà degli autori interpellati crede che l’IA possa mettere a rischio elementi di narrativa inclusiva e circa un quarto teme che possa riprodurre stereotipi e pregiudizi diffusi, per il noto principio “garbage in, garbage out”. Se l’IA lavora a partire da set di dati anacronistici e poco inclini a supportare il cosiddetto sensitivity reading, è elevato il rischio che il prodotto finale non solo perda di autenticità quanto a intrecci e personaggi, ma anche che sottragga spazio alla pluralità culturale e al rispetto della diversità.
Queste preoccupazioni sollevano un tema importante, poiché riguardano prodotti culturali che contribuiscono a educare e modellare l’immaginario dei più giovani. Come per molti altri aspetti dello sviluppo delle IA, è necessario che anche l’editoria e le piattaforme di distribuzione lavorino nella trasparenza, in particolare quando si rivolgono ad un pubblico sensibile, informando per esempio i lettori se il libro che leggono è stato generato artificialmente o da un autore umano e a quali strumenti generativi sono ricorsi.