Sgulp! La città del gioco a Padova

Spazio anche al digitale tra i laboratori e le attività per i più piccoli di Sgulp! La città del gioco, evento che si svolgerà alla Fiera di Padova dal 7 al 9 novembre. Giunta alla sua quinta edizione, Sgulp! La città del gioco è una grande fiera dedicata ai bambini dai 3 ai 12 anni e alle famiglie, nata dall’esperienza di Sbandus e dall’avventura editoriale di SGULP! inserto per i più piccoli a cura del Gruppo Pleiadi, che esce in allegato a una serie di quotidiani (Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia e Mestre, La Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, Il Piccolo e Messaggero Veneto) con numerose pagine di esperimenti, ricette, giochi di logica, news dal mondo e molto altro.

Il filo conduttore dell’evento sarà il gioco, protagonista indiscusso nella crescita e nell’apprendimento di ogni bambino. Il bambino gioca naturalmente per divertirsi ma soprattutto per sperimentare il mondo circostante, per conoscerlo, per mettersi in relazione con gli altri, per trovare soluzioni, sviluppare abilità, stimolare intuizioni. Attraverso il gioco il bambino prima ed il ragazzo poi trovano la loro modalità di espressione, rielaborando, ricreando, inventando la loro realtà. Il gioco è canale di comunicazione privilegiato per scoprirsi, mettersi a nudo, farsi conoscere.

Una quarantina le associazioni che esporranno i propri progetti legati ad uno dei temi sviluppati dall’edizione di quest’anno di SGULP – Riciclo & Utilizzo, Agricoltura BIO e Aria aperta, Learning by doing – in una delle 5 sezioni tematiche, ognuna collegata ad uno dei personaggi di Sgulp!:

  • Rita: lettura, creatività e scienza
  • Edy: sport, giochi di movimento e di relazione
  • Alex: musica, digital experience e teatro
  • Flora: natura, riutilizzo creativo e alimentazione sana
  • Shadow: il mondo degli animali

E nello stand centrale di Sgulp! Domenica pomeriggio ci saremo anche noi di Mamamò, con una serie di laboratori digitali dedicati alla creatività, realizzati in collaborazione con Miranfù. Useremo tablet, ma anche colori, forbici e matite, per creare in autonomia e sfatare il luogo comune secondo cui l’uso di dispositivi digitali limita l’immaginazione e la creatività. Perché si impara giocando. Anche con schermi e bit.