Giocare con il passato: tutti gli hardware e siti per il retrogaming

L’ottava arte, quella dei videogame, è ormai più che matura: i videogiochi esistono dalla fine degli anni ’70, quindi parliamo di un “passatempo” che ormai è entrato nei suoi 40/50 anni di vita. Ancora più velocemente del cinema, che ci ha messo 100 e più anni a passare dai primi film in bianco e nero senza colonna sonora ai moderni lungometraggi in 4K, suono 8.1 e persino 3D, i videogame si sono evoluti rapidamente passando da una grafica ASCII a due colori al quasi-fotorealismo delle console e dei PC più recenti in pochi decenni.

Recuperare il passato, come nel caso del cinema, non è solo una questione di passione o di “ricordarsi com’erano belli i giochi del 1980”; è anche un modo di preservare una forma di intrattenimento che racconta storie e ci fa vivere avventure da quasi mezzo secolo, ed evitare che tutto si perda come lacrime nella pioggia.

 

Recuperare i vecchi videogiochi, il problema dell’hardware

Peraltro, non è sempre semplice recuperare i giochi passati. Anche chi ha la fortuna di avere un Vic 20 o un Intellivision in cantina si scontra con un problema pratico: collegare questi device ai moderni televisori è difficile, perché spesso i cavi e le connessioni sono cambiate nel tempo. I floppy disk da 5 e un quarto, magari custoditi in garage per anni, magari non funzionano più tanto bene, e i pezzi di ricambio per i computer pre 1990 sono praticamente introvabili. Ci sono però dei “sistemi” per giocare ai titoli del passato, e permettere a noi genitori di mostrare ai nostri figli – tutti presi da Fortnite e soci – com’erano un tempo i videogame.

I più appassionati comprano dei PC appositi (generalmente su piattaforme “open” come Raspberry o Arduino), scaricano le “ROM” dei giochi passati e collegano il tutto ai televisori del passato, per vivere l’esperienza completa. Al di là dell’aspetto legale – molte ROM di giochi passati sono comunque coperte dal diritto d’autore, è una strada non proprio immediata. In questo articolo vi indicheremo i principali emulatori “all in one”, che potete comprare su Amazon Italia per meno di 100 euro, per tirarli fuori dalla scatola e collegarli velocemente al vostro televisore.

In 10 minuti, sarà subito 1985!

Commodore 64

Il principe degli home computer: molti dei trenta-quaranta-cinquantenni che giocavano negli ’80 e ’90 hanno iniziato proprio con questo computer. 64KB di memoria (più o meno, le dimensioni di un’icona di Windows di oggi!), anno di nascita 1982, grafica a 16 colori e una montagna di giochi indimenticabili, almeno per chi si è fatto le ossa sul C64. Oggi c’è un modo veloce, economico e legalissimo di provare i giochi del C64 grazie al C64 Mini e al suo fratello maggiore (che dovrebbe arrivare entro Natale 2019). Si tratta di un emulatore che collegate facilmente via HDMI al vostro televisore di casa e alla corrente, e con un paio di USB per collegare il classico joystick rosso/nero. Sul sito ufficiale troverete l’elenco dei giochi già inclusi sul Mini C64, che includono classici come Mission Impossible 1 e 2, Boulder Dash, Netherworld, Speedball e Who dares Wins II. Così, potrete mostrare ai vostri piccoli di casa quanto fosse già avanti un racing come Pit Stop II! Su Amazon trovate il Mini C64 a circa 50 euro, e un joystick aggiuntivo per circa 25 euro; il Mini ha una mini tastiera “finta”, ma si può collegarne una vera via USB. Nella nuova versione “big”, la tastiera è invece funzionante.

Spectrum ZX Vega

Negli anni ’80, la rivalità tra giocatori era pazzesca: il mondo si divideva in chi aveva il C64 e chi preferiva il britannico Spectrum (e una piccolissima parte di giocatori con lo splendido Atari 8 Bit). Nel 2015 è uscito questo emulatore che permette di inserire, tramite scheda SD, nuovi giochi (scaricati da siti che – in teoria – li pubblicano legalmente). Il look ricorda lo Spectrum con le sue linee nere opaco, ma non c’è la tastiera. Si collega direttamente alla televisione via USB, e contiene già quasi 1.000 titoli. Lo trovate su Amazon a circa 50 euro.

Mini NES Nintendo

Il papà di Wii e Switch è il NES, la console che ha venduto nel mondo oltre 60 milioni di pezzi e che ha decretato il successo globale di Super Mario e soci. Classe 1985, due joypad rettangolari che sono diventati ormai un’icona pop, e centinaia di giochi di successo, da quelli con l’idraulico italiano ai primi Zelda, da Metroid a Bubble Bobble. Il mini NES è prodotto proprio da Nintendo, e permette di visualizzare i giochi “retrò” sul vostro nuovissimo OLED 4K proprio come si vedevano sui televisori catodici degli anni ’80. Sul sito ufficiale trovate l’elenco dei giochi inclusi. Su Amazon costa circa 60 euro, ma vi consigliamo di prendere subito un secondo joypad, così Mario non sarà solo nella sua odissea per salvare la principessa!

Mini Super Nintendo

Salto in avanti di un quinquennio abbondante: Nintendo fa di nuovo strike con il nuovo Super Nintendo, noto in mezzo mondo come Famicom. Grafica a 256 colori e l’inizio della generazione di console a 16 bit. I giochi diventano molto più gradevoli dal punto di vista grafico, con mondi più colorati e più vasti. Qua l’elenco dei giochi inclusi: segnaliamo Final Fantasy III, Starfox (recentemente tornato sui nostri monitor, peraltro), Megaman X, Super Metroid e Super Mario Kart. Ne avrete da giocare! In questa versione, sono già presenti due joypad, e la troverete su Amazon a circa 100 euro.

Il “vecchi” giochi Nintendo sulla Switch

Se avete una Switch, però, avrete già accesso a molti giochi del passato senza dover spendere quasi nulla. Se avete sottoscritto l’abbonamento per l’online (necessario per giocare in multiplayer via Internet) potrete scaricare la collezione di giochi “retrò” sulla vostra Switch gratuitamente.

Atari Flashback 9

Creato dalla AT Games insieme ad Atari, il Flashback 8 è un altro emulatore che vi permette di giocare ai titoli della console Atari VCS. Più di 120 giochi, tra cui Pitfall, Tempest, Missile command: una vera miniera di retrogaming, anche se di tutti gli emulatori provati è quello che ci ha convinto un po’ meno. Lo trovate nella versione 9 su Amazon a 60 euro, a qualcosa in meno trovate la 8. Qua sotto, il video di “unbox” creato da CNET.

I videogiochi PC del passato: GOG.com

Se giocate – e avete giocato – su PC, è tutto ancora più semplice grazie a GOG.com. La sigla sta per Good Old Games, i “buoni, vecchi giochi di una volta”, un sito lanciato una decina di anni fa con l’idea di proporre i titoli degli anni ’80 e ’90 in una versione compatibile con i PC moderni. Il lavoro di GOG è grandioso, considerando che i giochi costano pochissimo (anche meno di cinque euro) e arrivano insieme a molti “bonus“, come i PDF dei manuali originali, le mappe contenute nelle scatole, la colonna sonora e via dicendo. Ogni gioco è privo di DRM (le “protezioni”) e potete scaricarlo sul vostro PC e giocarlo anche senza connessione Internet. Oggi GOG è diventato uno shop a tutti gli effetti, pieno di giochi “moderni”, ma conserva ancora la passione e la cura per i giochi del passato, diventando in pratica uno dei migliori sistemi per conservare e scoprire i giochi PC del passato.