Max: The Curse of Brotherhood, un platform per salvare il fratellino rapito

Che i giochi su smartphone e tablet abbiano raggiunto dei livelli stratosferici è cosa nota e non fa più nemmeno notizia. Avere un gioco qualitativamente identico a un titolo PlayStation sul nostro iPhone offre una serie di vantaggi: prima di tutto, ci si può giocare ovunque, e poi il costo di un videogioco mobile è generalmente assai inferiore a quello di un titolo mobile.

Max: The Curse of Brotherhood è un gioco di questo tipo: uscito qualche tempo fa per console, ora arriva in forma smagliante su iPhone e iPad. Ed é tranquillamente uno di quei giochi che potrete mostrare a amici, figli e figli di amici per dimostrare che non c’è bisogno di una console da 300 euro per giocare alla grande.

Di cosa si tratta: un’odissea alla ricerca del fratellino

È una storia di fratelli: Max è il maggiore, e quando il fratellino più piccolo osa disturbarlo, esprime un desiderio oscuro – “Sparisci nel nulla!”. Il problema è che subito un mostrone appare proprio dal nulla e si porta via il fratellino. Max non esita nemmeno un secondo, e si getta all’inseguimento proprio prima che il portale su cattivolandia si chiuda: inizia quindi un’odissea in un mondo sconosciuto, sulle tracce del mostrone e dello sfortunato fratellino.

Fondamentalmente, Max: The Curse of Brotherhood è un gioco di piattaforme. Vedrete il mondo di gioco scorrere lateralmente e dovrete guidare Max tra mille peripezie. C’è da saltare – un sacco! – ma anche evitare ostacoli mortali, spuntoni, cadute in pozzi senza fondo e un assortito catalogo di mostriciattoli che possono farvi davvero male.

Max: The Curse of Brotherhood

Tuttavia, in Max: The Curse of Brotherhood si usa anche la materia grigia. Relativamente presto entrerete in possesso di un pennarello magico che vi permette di modificare il mondo attorno a voi. Il primo “potere”, per esempio, sarà quello di poter sollevare delle colonne di pietra. Non ovunque, ma solo dove c’è uno sbuffo arancione – imparerete a riconoscerlo molto rapidamente.

All’inizio, queste colonne sono importanti per raggiungere punti altrimenti inaccessibili: presto però diventeranno parte integrante di piccoli puzzle. Per esempio, dovrete riuscire a far salire un mostriciattolo su una di queste colonne, in modo da utilizzarlo come “piattaforma mobile” dove occorre a voi.

La storia dei due fratelli farà da motore per la “missione” di Max: un po’ come nel magnifico Labyrinth (sì, proprio il film del 1986 con David Bowie nella parte del “cattivo”), il fratello maggiore deve salvare il minore, “perso” per colpa del suo momento d’ira e di maledizioni. Qui però l’avventura assume un tono “disneyano”, e l’alternanza di salti precisi, puzzle intelligenti ma mai soffocanti e poteri che puntualmente si aggiungono alle abilità di Max, ne fanno un videogioco irresistibile fino alla fine.

Max: The Curse of Brotherhood

Bello da vedere, bello da giocare

Visivamente, Max: The Curse of Brotherhood in versione mobile è una cannonata: veloce e colorato, non ha molto da invidiare alla versione console. Max si muove seguendo i vostri “ordini” senza rallentamenti anzi – controllare l’ambiente con i poteri di Max su iPhone o iPad è ancora più immediato, visto che basta toccare sullo schermo touch il punto con cui volete interagire.

Max: The Curse of Brotherhood

I livelli e le situazioni che dovrete affrontare sono molto vari e ingegnosi: non ci è quasi mai capitato di pensare “questo lo abbiamo già visto”, anche perché a intervalli abbastanza regolari arriva un nuovo potere che si integra con quelli già noti e apre nuove possibilità per risolvere enigmi e situazioni spinose.

I controlli sono più che precisi, quindi se cadrete nel vuoto o finirete su un nemico non sarà colpa dei controlli touch, ma vostra! Oltretutto, su iPhone/iPad il gioco costa un terzo della versione console: 5 euro e rotti contro i 15 di Xbox, Switch e Playstation (qua sotto vi indichiamo comunque i link delle versioni console e PC). Un’ottima notizia, no?