Esports: secondo il Rapporto AESVI, sono più di un milione i fan degli Sport Elettronici in Italia

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AESVI, l’Associazione italiana che rappresenta l’industria dei videogiochi, ha presentato qualche giorno fa a Milano il nuovo Rapporto sulla situazione degli esports in Italia per l’anno 2019. Si tratta di uno studio che ha delineato i contorni di uno scenario sì complesso, ma anche affascinante e il cui sviluppo in termini di popolarità e diffusione è in aumento. Secondo il rapporto dell’AESVI, in Italia sono 350.000 le persone che dichiarano di seguire un evento esport ogni giorno, ma il bacino si allarga ulteriormente se consideriamo coloro (esports fan) che dichiarano di seguire un evento non ogni giorno, ma più volte durante la settimana: si arriva alle 1.200.000 persone. I numeri sono decisamente alti e il riscontro è ancora più interessante se pensiamo che è in crescita: i fan del settore sono aumentati del 35% rispetto al 2018.

Il Rapporto dell’AESVI mostra lo scenario degli esports in Italia. Il settore dei videogiochi competitivi è in crescita e i fan assidui sono più di un milione.

Cosa sono gli Esports?

Esports è l’abbreviazione per l’inglese electronic sports, tradotto in italiano con Sport Elettronici. Siamo nell’ambito del settore dei videogiochi e, per essere più precisi, gli esports sono il videogioco a livello competitivo organizzato e professionistico. Il Rapporto sugli esports dell’AESVI li definisce come “una modalità di gaming competitivo e organizzato, che coinvolge di solito (ma non esclusivamente) singoli player o team professionisti”. Gli esports racchiudono una vasta gamma di titoli e generi di videogiochi, che hanno però in comune il fatto di essere giocati a livello competitivo. Si va dai giochi per PC a quelli per console, dai videogiochi strategici, alle simulazioni calcistiche, fino ai popolarissimi MOBA (Multiplayer Online Battle Arena).

Si parla di livello organizzato e competitivo perché anche gli esport, al pari degli sport tradizionali, hanno campionati e tornei che durano tutto l’anno e che, di solito, culminano con un evento “mondiale” finale e conclusivo della stagione. Un settore che sta conoscendo un grandissimo successo, tanto che per la finale del campionato mondiale di League of Legends, uno degli esports più giocati e seguiti, l’evento ha raggiunto il traguardo dei 200 milioni di spettatori simultanei: è l’evento esports più visto della storia.

Daniele Paolucci, uno dei campioni italiani di videogiochi calcistici

Chi sono i fan degli Esports in Italia?

Stando al Rapporto, il target degli esports è principalmente maschile (62%). Si tratta di ragazzi tra i 16 e i 30 anni con un livello di istruzione medio-alto (ma con discreta incidenza anche tra i 31 e i 40 anni, pari al 38%). A conferma del fatto che il settore è in rapido sviluppo, sorprende che il 25% degli esports fan ha iniziato a seguire il fenomeno solo nell’ultimo anno. In media i fan dedicano 5 ore alla settimana alla fruizione degli eventi.

Un dato interessante riguarda la percezione degli esports da parte degli intervistati. Il 43% dei ragazzi ha risposto che gli Sport Elettronici consentono a tutti di partecipare a un gioco alla pari, senza discriminazioni di genere, etnia o credo, costituendo un ambiente relazionale inclusivo, e che gli esports contribuiscono allo sviluppo relazionale e al team-work. Il gioco competitivo diventa così veicolo di inclusività e tolleranza per un settore come quello del mondo videoludico spesso accostato a violenza e isolamento. Non solo, ma i ragazzi hanno sottolineato anche l’importanza degli esports per l’apprendimento dell’inglese (35%), delle materie informatiche e matematiche (24%) e per la scoperta di nuove passioni come la storia, l’arte, e le scienze (27%). Insomma, dai dati e dalle risposte degli intervistati emerge un forte elemento di socialità, collaborazione e una spinta alla curiosità e all’apprendimento.

Marco Saletta, presidente AESVI, afferma:

Abbiamo assistito ad una maggiore professionalizzazione dell’ecosistema italiano grazie al consolidamento di alcuni dei principali attori del settore, in particolare gli organizzatori di eventi e i team. Abbiamo applaudito il successo sportivo di alcuni campioni italiani che si sono fatti notare in competizioni internazionali. Abbiamo visto nascere eventi sempre più spettacolari anche sul territorio italiano, primo fra tutti Milan Games Week […]. La nostra visione del futuro è sfidante ma positiva e come Associazione vogliamo intercettare tutto questo fermento per poter dare il nostro contributo allo sviluppo dell’ecosistema esports in Italia.