ThingMaker, la stampante 3D di Mattel (non solo per i bambini)
ThingMaker, il gioco del marchio Mattel che negli anni Sessanta permetteva ai bambini di creare varie forme solide a partire da stampi in cui colare un’apposita gomma liquida e colorata, torna nel 2016 con le vesti del nuovo millenio, quelle di una stampante 3D. Presentata alla recente alla Toy Fair di New York, ambisce ad essere l’anello mancante alla diffusione massiccia di questa tecnologia che tanto affascina grandi e piccoli, ma oggi accessibile a pochi per i suoi costi elevati. Ricordiamo infatti l’esperimento di Imaginarium con Imagineer, un software da usare via browser per customizzare le sagome di veicoli e gioielli giocattolo, che sarebbero poi stati solo successiviamente stampati dall’azienda e inviati per posta ai bambini. E quello di Printeer, progetto rivolto a scuole e famiglie ufficialmente sospeso dai suoi ideatori anche per una questione di prezzo di vendita.
Per utilizzare la stampante ThingMaker i bambini dovranno ricorrere a un’applicazione sviluppata già in precedenza da Autodesk (disponibile per il mondo iOs, quindi su iPad e iPhone) grazie alla quale potranno ideare file successivamente stampabili in 3D di piccoli oggetti come gioielli, dinosauri, robot ma anche pezzi da assemblare a incastro per costruire figure più complesse.
ThingMaker non è esattamente un giocattolo. Rivolta soprattutto ai ragazzini, è stata progettata con le dovute accortezze per garantire la sicurezza di tutti, per esempio isolando gli ugelli da cui esce il filamento di plastica, che per la loro elevata temperatura potrebbero ustionare soprattutto le mani più inesperte. Per utilizzare la stampante i piccoli dovranno quindi essere assistiti da un genitore, che potrà produrre con loro e per loro giocattoli adatti a bambini dai 3 anni in su.
La proposta di Mattel è dunque una stampante 3D compatta e dal prezzo accessibile (si potrà comprare online dal prossimo autunno su Amazon a circa 270 euro) che possa aspirare a diventare per queste sue caratteristiche un accessorio diffuso e domestico, attraente non solo per i bambini ma anche per i tanti “makers” che producono oggetti magari da mettere in vendita nei loro negozi virtuali.
Insieme alla stampante viene lanciata anche una piattaforma online per la proposta del design di nuovi accessori per prodotti già esistenti nel mondo Mattel: in pratica si tratterà di pezzi, per esempio nuove scarpine per Barbie, da scegliere, personalizzare e stampare in autonomia.