Bee simulator: un gioco sul mondo delle api che rischia di scomparire

bee simulator

Bee Simulator, nonostante il titolo, non è un simulatore di vita di un’ape. Si presenta, infatti, come un gioco d’azione open world, visto dall’inedito punto di vista di un insetto impollinatore. Il titolo si contraddistingue per un’atmosfera positiva e rilassante, dominata da ambienti luminosi dai colori caldi, che riflette il target molto giovane a cui è rivolto (il gioco è classificato PEGI 7). In Bee Simulator giochiamo nei panni di una giovane ape operaia con l’obbiettivo di salvare l’alveare, minacciato da nemici naturali e non. Infatti, dopo pochi minuti di gioco, l’albero che ospita la nostra colonia è messo in pericolo dagli esseri umani che vogliono fare un po’ di pulizia a Honey Park (il parco in cui è ambientato il gioco, ispirato al Central Park di New York).

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La storia di Bee Simulator è quindi semplice e piena di buoni sentimenti ma cerca anche di far riflettere sui rischi che corrono questi piccoli insetti, così fondamentali per l’ambiente e l’uomo stesso. Basti pensare, infatti, che secondo i dati FAO (Food and Agriculture Organization) circa il 70 % delle specie vegetali usate dall’uomo per l’alimentazione è impollinato dalle api, il cui numero è in continuo calo. Vista anche l’attualità di questa tematica gli sviluppatori hanno cercato di coniugare gli aspetti ludici di Bee Simulator con quelli educativi, riuscendoci nella maggior parte dei casi.

Sensibilizzare i ragazzi sui problemi ambientali, con un videogioco

Per quel che riguarda la componente ludica, Bee Simulator si presenta come un gioco open world, in cui possiamo esplorare liberamente il parco, popolato da una vasta varietà di animali che vanno dalle libellule alle giraffe dello zoo. Non mancano chiaramente anche gli esseri umani, che nei panni della nostra ape possiamo divertirci a infastidire mentre fanno un picnic o sono sulle giostre. Nonostante questa libertà, siamo pur sempre un’ape operaia e uno dei nostri ruoli è quello di raccogliere polline, svolazzando di fiore in fiore, e portarlo all’alveare dove viene poi realizzato il miele. A volte le meccaniche di gioco si liberano totalmente dalla necessità di rappresentare qualcosa di realistico. Un esempio su tutti sono i combattimenti a colpi di aculeo contro altri insetti, come i calabroni (in natura la puntura, usata soprattutto per difendere l’alveare, è l’ultima risorsa per un’ape, che successivamente è condannata a morte certa). Nonostante questo e pochi altri esempi, che comunque non stonano con il tono della narrazione e il target molto giovane, il gioco è una miniera di informazioni sulle api e la loro società.

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Gli sviluppatori hanno, inoltre, deciso di affrontare anche temi importanti e attuali come il preoccupante calo di insetti impollinatori nel mondo. I ragazzi di Varsav Game Studios cercano di sensibilizzare senza sbattere in faccia il tema al giocatore, cercando magari di trasmettere un senso di colpa ingiustificato (considerando che il messaggio è diretto ad un ragazzino che solo da poco magari si affaccia a queste realtà) ma informando. Esplorando gli ambienti di gioco e svolgendo le missioni, infatti, si scoprono nuovi aspetti dell’ecologia delle api e di altri animali. Queste informazioni vengono raccolte in un diario in-game e sono liberamente consultabili in ogni momento. Le stesse schermate di caricamento offrono aneddoti curiosi da cui emerge quanto la nostra società sia storicamente legata a quelle delle api, fin dall’antichità. Giocando e leggendo vengono così mostrate le meraviglie di questo mondo, spesso vicinissimo a noi eppure ignorato e ora a rischio di estinzione.

Giocare in famiglia, per salvare l’alveare. Per davvero

Bee Simulator si prende spesso delle libertà creative a livello scientifico e gratta solo la superficie di un problema complesso, che merita di essere approfondito. Ritengo, d’altro canto, che sia un gioco molto prezioso per come cerca di parlare del rischio di estinzione delle api, cercando di coinvolgere i giovanissimi attraverso un medium, quello del videogioco, presente nella maggior parte delle famiglie.

Anche i genitori possono essere partecipi in questi momenti ludici, dato che Bee Simulator permette di giocare con i propri figli nella modalità multiplayer. Se giocato con un adulto l’età di fruizione del gioco può essere ancora più bassa, considerato il fatto che non è presente violenza. Le difficoltà nella comprensione di alcune missioni o la lettura del diario raccoglitore possono diventare un momento di dialogo sulle strane abitudini delle api, come la danza usata per comunicare (anch’essa presente in gioco) o sui modi in cui l’uomo ne stia minacciando l’esistenza. Per il pubblico italiano c’è un ulteriore incentivo all’acquisto di Bee Simulator. Acquistando una copia del gioco, infatti, 1 euro viene devoluto all’iniziativa “Adotta il tuo alveare”, realizzata in collaborazione con la startup comasca 3Bee, per l’acquisto di un alveare hi-tech, che potrà dare un rifugio sicuro a 60.000 api e assorbire 300 kg di CO2.