Never Alone: la storia di un popolo, in un gioco

Never Alone. Sviluppatore: Upper One Games.  Anno: 2014. Piattaforma: PC, PS4, Xbox One. Lingua: disponibile anche in taliano. Prezzo: 14,99€

Disponibile anche in versione iOs e in versione Android

Si chiamano Iñupiaq, e sono la popolazione nativa dell’Alaska di cui Never Alone (Kisima Ingitchuna nella lingua dei nativi) ci racconta la storia. Questo titolo di Upper One Games – studio di sviluppo indipendente fondato proprio da un gruppo di appartenenti alla comunità Iñupiaq – ci dà la possibilità di accompagnare la piccola protagonista Nuna e la sua bella e dolcissima volpe artica nel loro viaggio alla ricerca delle cause della tempesta di neve del secolo, che sta tenendo sotto scacco il suo villaggio e i suoi abitanti.

Never Alone

Al contempo però Never Alone è anche un documentario la cui ambizione è diffondere la conoscenza di questo popolo dei ghiacci: cosa che però non ci viene trasmessa tramite le meccaniche di gioco di questa originale avventura in stile puzzle platformer, bensì attraverso una serie di filmati che si sbloccano via via che procediamo con l’avventura di Nuna e di volpe.

Parliamo di veri e propri video documentari che attraverso la voce dei testimoni Iñupiaq intervistati per Never Alone ci raccontano la vita e le tradizioni delle tribù indigene, del loro rapporto con la terra e con la natura: quanto ci viene mostrato è in qualche modo collegato a ciò che sta avvenendo in quello specifico momento all’interno del gioco.

E così ci ritroviamo a dividere la nostra attenzione tra l’avventura di Nuna e le storie narrate dagli Iñupiaq: corriamo sulla neve con la bimba e la sua fedele volpe proteggendoci insieme dal vento gelido della tempesta e superando gli ostacoli che via via ci si parano davanti, e di tanto in tanto veniamo invitati a prendere una pausa per dedicare pochi minuti al video che contestualizzerà ciò che nel gioco stiamo facendo o vedendo.

Never Alone

I comandi sono pochi e semplici, la vera difficoltà sta nel fatto che – giocando in modalità single player – dobbiamo gestire alternativamente entrambi i personaggi (Nuna e volpe), e la cosa presto si rivela essere piuttosto macchinosa e frustrante, anche per via di alcuni bug ancora presenti nel gioco. Decisamente più semplice e divertente è invece la modalità di gioco co-op in locale: avendo a disposizione un controller per PC è infatti possibile condividere l’avventura con un altro giocatore. In questo modo Nuna sarà gestita dal giocatore che utilizza i controlli da tastiera e volpe sarà responsabilità del giocatore che impugna il controller.

Ci sentiamo di dire che la modalità collaborativa sia l’ideale (nonché quella da preferire) per questo gioco bello e delicato, poiché aiuta a rafforzare l’empatia con i personaggi rendendo l’avventura molto più coinvolgente.

Never Alone

L’atmosfera del gioco è a tratti mistica, complici la narrazione nella lingua degli Iñupiaq (con sottotitoli) e una grafica che evoca magia e sogno. Si tratta di 12 livelli (più prologo ed epilogo) giocabili in circa 5 ore, e di 24 video documentari per un totale di 30 minuti di interviste. Never Alone è un titolo semplice quanto culturalmente ambizioso, che dimostra ancora una volta come i videogiochi si prestino a essere validi strumenti per la comunicazione e la divulgazione di concetti, idee, sogni, storia, emozioni e quant’altro faccia parte della vita e della cultura dell’umanità.