Bimbi (sani) in Cucina
Bimbi in cucina. Sviluppatore: H3g S.p.A. Supporto: compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede l’iOS 4.3 o successive. Questa app è ottimizzata per iPhone 5. OS Anfroid: Android Froyo 2.2 +. Lingua: italiano. Prezzo: € 1,79 (AppStore), € 2,85 (Samsung Apps)
L’app Bimbi in cucina è stata realizzata da 3Italia insieme alla Fondazione Umberto Veronesi con intento sia divulgativo (insegnre ai bambini a diventare degli chef secondo principi alimentari sani e salutari) sia benefico, in quanto una parte del ricavato verrà destinata a un progetto di ricerca sull’ereditarietà del tumore al seno.
Protagonista dell’app è il bambino, che personalizza il suo avatar per poi procedere nel gioco sfidando uno o più avversari. A guidarlo sarà però lo chef-scienziato-tecnico di ricerca biochimica Marco Bianchi, assai noto al grande pubblico grazie a libri e programmi in tv (su FoxLife) sempre sul tema della cucina, del cibo e della prevenzione. Per l’occasione il cuoco si trasforma in un cartone animato.
L’app è strutturata, nella sua sezione principale, come un gioco di società, in cui ci si sfida a colpi di dadi per vedere chi arriva prima al traguardo. Per arrivare alla meta, ovviamente, si devono superare delle stazioni dove vengono messe alla prova le proprie conoscenze in fatto di alimentazione attraverso quiz e giochi a base di “tap”. Non mancano poi le tappe in cui si esibiscono le proprie capacità ai fornelli, per riprodurre una ricetta precedentemente spiegata dallo chef in un video animato. Per svolgere la prova, il bambino sfrutterà quelle potenzialità del tablet solitamente utilizzate nelle app di cucina (come My Little Cook, KidECook e Toca Kitchen Monster) per simulare di mescolare, versare, tagliare, decorare ecc.
Quanto alle ricette proposte nella sezione Ricettario, sono solo 4 e le altre si acquistano in-app. Ovviamente, tra quelle già presenti, non poteva mancare la famosa maionese al latte e cucurma dello chef!
L’intendo educativo dell’app è esplicito nonché lodevole. Certo viene da chiedersi se i bambini cui è rivolta (quelli in età scolare, già in grado di leggere e seguire le indicazioni di un gioco di società) apprezzeranno le interazioni proposte, piuttosto semplici e forse più accattivanti per bambini in età prescolare.