Chuchel – spericolato racconto interattivo di una pallina pelosa

Si tratta del terzo incredibile videogioco (disponibile anche in versione iOs e Android) dei creativi matti di Amanita design, già sviluppatori delle sopraffine Machinarium, Botanicula e Samorost e che ora hanno progettato Chuchel, titolo e nome della protagonista, un’indemoniata pallina pelosa dalla bocca smisurata, gli arti elastici e l’inseparabile cappuccio in testa che fa di comiche scorribande la sua esilarante missione.

Scorribande in che senso?

Chuchel

Ricordate la storia parallela di Scrat nel film d’animazione L’era glaciale?
Certo, era il protoscoiattolo scatenato all’inseguimento continuo della sua adorata ghianda.
Ecco, Chuchel è un omaggio a quel personaggio, sia per quanto gli somiglia sia per la furia predatrice e le vertiginose avventure, ma di diverso c’è che lei è interattiva e noi l’aiutiamo nella disperata conquista di un’inafferrabile ciliegia.

Chuchel

Chuchel appartiene al genere punta-e-clicca, deve essere condotta, trascinata, fatta saltare in un flusso crescente di livelli di difficoltà spassosi e mosse sempre più bislacche. Noi abbiamo vissuto le sue avventure su tablet nella versione iOs.

La pelosa pallina genera grande divertimento sia per come si presenta sia per i personaggi mostruosi e stravaganti che la circondano, tutti in tavole dalla grafica precisa e spettacolare.
L’interattività ben dosata e originale è l’aspetto più intrigante, non ci sono tempi morti, la storia procede per immagini, sketch , scene comico-disastrose di collaborazione fra lei e noi piccoli e grandi utenti.
Nella tavola iniziale, ad esempio, la pallina ronfa stravaccata nella sua scatola e bisogna svegliarla per iniziare l’avventura. Ma destarla dal suo torpore non è affatto banale, si tenta, si sbaglia, ci si avvicina, la sveglia trilla al tocco, lo stereo parte se si inserisce la spina della corrente, la televisione si accende, il personaggio di gelatina urla (e si prende in testa una ciabatta!), sembra che nella stanza tutti si agitino e si attivino per svegliarla… ma l’escamotage da risolvere vuole che il rospo rovesci il liquido della bottiglia nel becco dell’uccellino del ramo inferiore che poi satollo ruzzola nella bocca di Chuchel svegliandola.

E’ uno straordinario e impegnativo percorso con inghippi, rompicapi, enigmi, giochi di destrezza e problemi da risolvere con il cervello. A quel punto la pallina pelosa recupera la sua ciliegina, ma l’effetto-felicità dura poco perché interviene, con grande impatto scenico e a sorpresa, una mano gigantesca fuori campo che gliela ruba. E’ il destino avverso? Sappiamo che tornerà, e ogni sua entrata in scena improvvisa è carica di divertimento.

Chuchel

Ci piace perché l’interattività è ben dosata

L’interattività nell’app è sapientemente alternata a sequenze in cui è inutile toccare e che rappresentano veri e propri momenti di animazione, godibili come micro-cartoni animati (bisogna prestare attenzione all’icona in alto a sinistra che cambia continuamente aspetto: punto interrogativo/mano con il segno di divieto).
E’ molto istruttivo esercitarsi a comprendere lo schema per procedere nel gioco, le modalità per avanzare sono articolate e creative, e quelli che sembrano semplici enigmi da risolvere per procedere sono invece passaggi carichi di apprendimento; e le citazioni ad altri giochi come Pac-man o Tetris faranno commuovere i genitori che ci hanno giocato da giovani!

Chuchel

Perfetta per chi è attratto dalla narrazione visiva

Covo sempre grande curiosità quando inizio a testare un’app del genere punta-e-clicca e in questo caso la curiosità è ripagata, Chuchel mi ha impegnata per quasi tre ore e c’è tanto materiale per occhi, orecchie e dita! Ed è un racconto declinato anche in videogioco per più piattaforme, si può “leggere”, giocare e ascoltare anche su pc e mac.

SE VUOI UTILIZZARLA IN CLASSE: il mio suggerimento è di utilizzarla nella seconda fascia della primaria, formando 4 squadre di bambini che si alternano nell’attività e che si sfidano nella risoluzione del percorso. Ad alcuni probabilmente scapperà la pazienza mentre altri vorranno solo vedere se alla fine la ciliegia sarà conquistata; non importa è un ottimo gioco di società che sviluppa competenze e rende coese le squadre partecipanti.