Bambini in quarantena: 5 suggerimenti per scrivere un testo
La scrittura può diventare un’alleata preziosa in questo periodo di quarantena e isolamento forzato. Permette di mettere nero su bianco i propri pensieri in una pagina di diario, in una lettera o in post sui social; di dare sfogo alla propria fantasia sognando viaggi e avventure di tutti i tipi in testi narrativi realistici o fantastici; di riflettere sulla situazione che stiamo vivendo come se fossimo giornalisti o autori di blog. Insomma scrivere ai tempi del Coronavirus può trasformarsi in un’occasione per “evadere” o per fare ordine nel caos dei pensieri di questi giorni.
Ecco allora qualche suggerimento per aspiranti scrittori di tutte le età e per saperne di più basta andare su Redooc nella sezione dedicata alla scrittura per la Scuola Primaria e la Secondaria di I grado.
Il progetto: schiarirsi le idee
Scrivere è bello, ma buttarsi a capofitto nella scrittura di un testo senza prima avere le idee chiare su cosa raccontare e su come farlo non è il modo migliore per iniziare. Bisogna innanzitutto decidere che tipo di testo scrivere: un racconto ha caratteristiche diverse da una pagina di diario o da un articolo di giornale. Anche uno stesso argomento può essere trattato in modo completamente diverso a seconda del testo che si vuole scrivere. Possiamo inventare un racconto fantastico con protagonista un extraterrestre che arriva sulla Terra e si meraviglia di trovarla così deserta o raccontare al nostro “caro diario” il periodo particolare che stiamo attraversando oppure scrivere un articolo di giornale che parli della situazione della città o del paese in cui viviamo. Insomma, le possibilità sono tante, ma dobbiamo decidere che strada prendere e fare un bel brainstorming per raccogliere tutte le idee a cui vogliamo dare forma nel nostro testo.
La scaletta
Una volta deciso cosa vogliamo scrivere, è utile riordinare i pensieri preparando una scaletta, uno schema da seguire nella scrittura del nostro testo. Ci aiuterà a non dimenticare nulla di importante e a seguire un filo logico. Così il testo che scriveremo sarà ben organizzato e sarà più facile da comprendere per chi lo andrà a leggere. Un buon modo per scrivere un testo completo e ordinato è seguire la regola delle 5 W: chi, cosa, quando, dove e perché (in inglese who, what, when, where e why). Se il nostro testo conterrà le risposte a queste cinque domande fondamentali, avremo fatto bene il nostro lavoro. Avremo presentato i personaggi, raccontato la vicenda, collocato gli eventi nel tempo e nello spazio e motivato il nostro racconto.
Introduzione e conclusione
La parte maggiore del nostro testo sarà rappresentata dallo sviluppo o svolgimento, dove dovremo esporre l’argomento di cui abbiamo deciso di parlare. Ci sono però due parti che, pur nella loro brevità, sono fondamentali per l’equilibrio di un testo: l’introduzione e la conclusione.
L’introduzione serve a presentare e inquadrare la vicenda: possiamo usarla per informare i nostri lettori di qualcosa che servirà per comprendere il racconto o per suscitare curiosità.
La conclusione invece è il punto in cui possiamo tirare le somme di ciò che abbiamo detto, esprimere il nostro punto di vista, lasciare un messaggio a chi ci legge o proporre spunti su cui riflettere.
Il titolo
Soprattutto per alcuni tipi di testo il titolo è fondamentale. Se pensiamo per esempio a un articolo di giornale, spesso è proprio il titolo a determinare la scelta dei lettori se fermarsi o meno sul nostro articolo. Perciò un buon titolo dovrebbe essere breve e incisivo e capace di catturare l’attenzione del pubblico. È la prima cosa che si incontra nella lettura di un testo, ma non bisogna per forza decidere il titolo all’inizio del lavoro. Possiamo sceglierlo anche alla fine, quando il nostro testo ha già preso forma e aspetta solo di essere letto.
Rileggere, rileggere e ancora rileggere!
Di qualsiasi testo si tratti, una volta finito di scrivere il lavoro non è ancora finito, anzi! Il bello viene proprio adesso! Non bisogna mai stancarsi di rileggere con attenzione quello che abbiamo scritto per controllare di aver detto tutto quello che volevamo senza contraddizioni o lacune e soprattutto di non aver fatto errori. Una svista può capitare a tutti e solo con un’attenta revisione si può stare tranquilli di non aver inserito brutti errori di ortografia nel nostro testo. Perciò non siamo pigri o frettolosi: rileggere una volta in più non fa mai male!
Pronti con carta e penna alla mano? Non ci resta che dare spazio alla fantasia e iniziare a scrivere. E per chi fosse a corto di idee su Redooc gli esempi e i consigli per scrivere non mancano!
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