Giochi e dispositivi elettronici per bambini

Dispositivi digitali pensati per i bambini, smart-toys, applicazioni e servizi online per accedere a contenuti multimediali adatti a bambini e under 14. Novità nel campo della tecnologia al servizio dell’educazione, anche nei casi di disturbi dell’apprendimento, con soluzioni intelligenti per leggere, scrivere e concentrarsi.

app fumetti

La Biblioteca nazionale francese ha lanciato nel mese di febbraio La Fabrique à BD, un’applicazione gratuita pensata soprattutto per allievi e insegnanti della scuola primaria e secondaria. Si può creare il proprio fumetto anche grazie alla possibilità di attingere ad elementi grafici (sfondi, personaggi, animali, oggetti) tratti dai fondi della Biblioteca o realizzati espressamente pensando a un pubblico di utenti tra gli 8 e i 12 anni.

In Brawl Stars l’obiettivo è conquistare delle gemme e tenerle il più a lungo possibile. Naturalmente si combatte: ogni guerriero è armato e il combattimento è continuo e senza tregua. Tuttavia, non c’è da preoccuparsi: la “violenza” è molto inferiore a parecchi cartoni animati e serie TV, chiunque lo provi si rende conto che è un gioco adatto praticamente a tutti.

Se qualcuno della vostra famiglia, ieri sera (domenica 14 ottobre) stava giocando a Fortnite, è stato testimone di un evento unico a livello mediatico. Un gigantesco buco nero è apparso dal nulla, creato da una serie di “palle” bianche svolazzanti, e ha inghiottito l’isola digitale più celebre dei nostri monitor videoludici.

Thymio-robot-educativo

Thymio è il robot creato all’EPFL (Ecole Politechinique Fédérale de Lausanne) utilizzato in molte scuole a fini educativi. Si tratta di un robot compatto, robusto e dallo stile essenziale che serve ad insegnare la programmazione a partire dai 6 anni fino all’Università, poiché integra linguaggi di coding di diversa complessità.

dipendenza da videogiochi

Il prossimo passo del mondo dei videogiochi sarà giocare in streaming. Cosa vuol dire e quali vantaggi offre? Oggi quando lanciate un videogame, la console legge il gioco dal proprio hard disk e i suoi processori “trasformano” questi dati nelle immagini che vedete sulla TV. Tutto questo, nel futuro dello streaming, succederà in un server remoto, magari in Islanda.