Benvenuti nell’universo dei manga

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Dal 23 Maggio al 26 Agosto 2019, il British Museum ha ospitato la Citi Exhibition Manga, una grande mostra dedicata ai manga, curata da Nicole Rousmaniere. Si tratta della più grande mostra dedicata ai manga al di fuori del Giappone.

Cosa sono i manga?

I manga sono fumetti nati in Giappone alla fine del 1800 come strisce pubblicate sui quotidiani e poi raccolte in serie. Perché un’istituzione come il British Museum ha scelto di dedicare una mostra ai manga? Per raccontare la storia di questa forma d’arte e la sua influenza sulla cultura contemporanea. I manga sono infatti una forma di storytelling narrativo per immagini, la cui influenza si è oggi estesa ad altri settori come l’animazione, la moda, i videogiochi, la street art e i nuovi media. Stiamo parlando di un’industria multi-miliardaria, popolare in tutte le fasce d’età in Giappone e sempre di più anche nel resto del mondo. I temi trattati sono diversi, dati che i manga riflettono voci differenti per età e identità; è quindi facile trovare un manga che ci interessi, una storia o un personaggio in cui ritrovare un pezzo di noi. Potremmo dire che c’è un manga per tutti.

Come nasce un manga?

Per creare un manga non bastano i disegni, servono personaggi coinvolgenti, una bella storia, immagini immersive e una buona impaginazione. La produzione comprende vari stadi: dal disegno di schizzi alle bozze, dalla sceneggiatura allo storyboard, fino alla versione finale approvata dall’editor per la pubblicazione.
Alcuni artisti lavorano sia alla storia che ai disegni, mentre altri manga sono frutto del lavoro di un disegnatore ed uno scrittore. Un ruolo importante e meno conosciuto è quello dell’editor, che commenta la storia, il disegno e fa in modo che vengano rispettati i tempi di consegna del lavoro.

I manga sono tutti uguali?

Con la crescita del pubblico, i mangaka hanno diversificato la loro produzione artistica e hanno creato opere indirizzate a target di lettori diversi: shonen e seinen dedicati a ragazzi e uomini, centrati su azione ed avventura; shojo dedicati a ragazze e donne, focalizzati su amore e relazioni.

Perché i manga non vanno sottovalutati?

I manga fanno parte del tessuto sociale in Giappone, sono molto popolari e sono consumati da un pubblico di tutte le età. Non sono solo intrattenimento, ma riflettono la realtà della vita umana e danno voce a chi non sarebbe altrimenti ascoltato o rappresentato. Attraverso l’immaginazione e lo storytelling, possono aiutarci ad esplorare il mondo degli altri, ad entrare in empatia e a capirli. Il manga può essere quindi utilizzato come strumento di insegnamento o per affrontare una tragedia, per narrare la storia di una nazione.

Il potere dei manga è rappresentato anche dal fenomeno del cosplay (costume play) ormai diffuso in tutto il mondo. I fan viaggiano in tutto il mondo per partecipare alle manifestazioni (comicon) e interpretare i propri personaggi preferiti indossandone i costumi. L’attività di cosplaying è infatti un potente mezzo di espressione personale.
Allestire una mostra su un genere letterario tanto particolare come i manga è una scelta che porta l’attenzione del pubblico su questo mezzo di espressione e le sue potenzialità. Anche se l’esposizione si è appena conclusa, il British Museum spera di poter organizzare presto una nuova esibizione con i pezzi che non è stato ora possibile includere per motivi di spazio. Se siete a questo punto curiosi di approfondire questo genere, ricordate che sono molti i comicon presenti in Italia, in cui si tengono anche conferenze a tema.