Inside Nature’s Giants. I giganti della terra

Inside Nature’s Giants. Sviluppatore: Harper Collins Publishers Limited. Requisiti: Compatibile con iPad. Richiede iOS 4.0 o successivi. Lingua: Inglese. Prezzo: $ 2,99.

Tratta dall’omonima, fortunata serie di documentari di Channel 4, Inside Nature’s Giants consente di esplorare dall’interno l’anatomia di 12 animali di grande mole: un elefante, un orso polare, una balena, un coccodrillo, una giraffa, uno squalo, un calamaro gigante, un leone, un pitone, un casuario, uno squalo e una tartaruga. L’utente è accompagnato in questo viaggio da un team di specialisti, tra i quali un esperto di anatomia comparata, un chirurgo veterinario e un biologo specializzato in teorie evoluzionistiche.

Dalla home si seleziona l’animale da dissezionare e si ha la possibilità di farlo ruotare attraverso una simulazione 3D a 360° per vederlo da tutti i lati e zoommare sui dettagli. Se si toccano alcuni punti attivi si possono scoprire curiosità e caratteristiche attraverso testi di approfondimento (purtroppo in inglese) che ci spiegano perché la pelliccia dell’orso bianco gli permette di resistere al freddo polare o che funzione ha l’osso mandibolare della balena nell’attività natatoria. Con uno swipe – funzionalità che purtroppo non è intuitiva e talvolta richiede più tentativi –  si toglie la pelle per rivelare lo scheletro e gli organi interni. Un menù sulla destra consente poi di identificare su una mappa le aree geografiche dove vive l’animale, di scoprirne l’habitat e la popolazione.

Un video estratto del documentario ci fa vedere il “dietro le scene”, con le fasi salienti della ricerca e del ritrovamento dell’animale, oltre che dell’autopsia, caratterizzata ovviamente da scene piuttosto cruente, che possono impressionare i bambini. Uno degli elementi più degni di nota in questa app sono però le fotografie che ritraggono gli animali nel loro ambiente o mostrano singoli, impressionanti primi piani del loro corpo, dall’occhio del calamaro gigante ai denti dello squalo. Purtroppo, tutti i testi descrittivi – che spiegano per esempio perché la giraffa non sviene nonostante abbia un cuore grande come quello di un uomo o perché i coccodrilli non sappiano masticare – sono in inglese. Ma l’apparato iconografico vale sicuramente la spesa e può rappresentare un modo per incuriosire i bambini e farli avvicinare al mondo animale, benché attraverso quell’approccio un po’ sensazionalistico che sembra andare tanto di moda oggi nei documentari naturalistici – vedi la serie Wild Sex di National Geographic.