I pediatri per l’educazione digitale

I pediatri per l'educazione digitale

Ipercompetenti nell’utilizzo del mezzo tecnologico, ma spesso incapaci di riconoscere i potenziali pericoli e difendersi. Sono i ragazzi di oggi per i quali web, chat, social network, istant messagging costituiscono ormai un normale ambito di espressione. Internet è sempre più uno spazio di esperienza, di relazione, di costruzione dell’identità, di curiosità e di crescita. Se però questa naturalezza di utilizzo da parte di bambini e adolescenti si sviluppa, durante la crescita, in maniera molto rapida, non altrettanto rapida è l’alfabetizzazione digitale di quegli adulti cui sono demandati i ruoli educativi e di tutela che nei “contesti offline” garantiscono ai più piccoli un percorso di sviluppo sano e soprattutto sicuro.

I ragazzi si trovano così a muoversi nel mondo di Internet da autodidatti, con tutto l’entusiasmo, ma anche con i rischi e i pericoli, che questo approccio comporta: cyberbullismo, adescamento,dipendenze patologiche sono solo alcuni dei pericoli che incontrano online. Come tutelarli? Quali sono i primi segnali di disagio? Come sostenere le famiglie nel loro ruolo educativo? E’ questa la sfida che coinvolge oggi il mondo della pediatria, accanto alle famiglie fin da quando i bambini sono piccoli.

A questo proposito Telefono Azzurro supporterà i medici pediatri italiani nella loro attività professionale, in particolare per quanto riguarda l’aggiornamento relativo alla sicurezza di bambini e adolescenti anche nel mondo digitale. E’ questo il senso dell’accordo siglato a Palermo dal presidente della Societa’ Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello, e dal presidente della Onlus che da 27 anni si occupa di aiuto e sostegno ai minori, il neuropsichiatra infantile, Ernesto Caffo, alla vigilia dell’apertura del 70° Congresso della SIP. L’annuncio dell’accordo è stato dato al termine del workshop sul tema ”Nativi digitali e sicurezza: quale ruolo dei pediatri?’‘, con cui Telefono Azzurro ha anticipato i temi centrali della collaborazione che vedrà impegnati per un triennio gli esperti dell’Associazione.

Si trattera’ infatti – sottolinea una nota – di realizzare congiuntamente interventi di formazione e sensibilizzazione, di valorizzare il ruolo delle agenzie educative (in particolare della famiglia e della scuola), di collaborare nelle attivita’ di ricerca, il tutto per promuovere il benessere fisico e mentale dei bambini e degli adolescenti anche attraverso attività congiunte finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza da parte di adulti e tra coetanei, dei rischi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’abuso di sostanze, dei disturbi alimentari e dell’obesità.

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