Over the Alps: l’avventura che ricorda un film di spionaggio di Hitchcock
È possibile raccontare una “bella storia” con i videogiochi? Il medium dei videogame ormai si è fatto grande, e ha superato come fatturato quello del cinema e della musica messi assieme. E come al cinema, a fianco dei blockbuster hollywoodiani fatti di supereroi, rincorse al fulmicotone e sparatorie, troviamo dei film d’autore che si focalizzano sulla storia e sulla narrazione, anche nei videogame è possibile vivere delle esperienze narrative di ottima qualità, nascoste tra un Fortnite e un Call of Duty che invece puntano sull’azione e conquistano più facilmente i nostri figli.
Anzi, i videogiochi hanno un’arma in più rispetto a cinema, serie TV e romanzi: sono interattivi. In alcuni videogame d’avventura, quelli fatti bene, i videogiocatori possono decidere la loro storia, diversa da quella di tutti gli altri, prendendo delle decisioni e scegliendo quale strada scegliere.
Ne è un esempio Over the Alps di Stave Studios: si svolge a casa nostra, a cavallo tra la Lombardia e la Svizzera, nel periodo immediatamente precedente alla Seconda Guerra Mondiale. Italia e Germania stanno spingendo sull’acceleratore per entrare in guerra contro Polonia e Francia, e il confine elvetico è un crocevia di spie, agenti sotto copertura e personaggi molto singolari. Naturalmente, è disponibile anche in italiano, ed è anche tradotto piuttosto bene.
Over the Alps può essere descritto tranquillamente come un “racconto interattivo”. Nel gioco, impersonerete un agente britannico in missione segreta. Ogni situazione del racconto viene descritta testualmente, come se fosse un romanzo fatto di tante piccole “cartoline”. Il giocatore è chiamato a decidere come reagire di fronte alle situazioni: c’è un tizio che vi chiede aiuto per salvare la figlia imprigionata dalla polizia, cosa fate? Lo aiutate, o gli rispondete sospettosi? Per fuggire verso Bellinzona, preferirete utilizzare un’auto rubata o salire sul treno?
Ogni “reazione”, solitamente dalle due alle quattro, è simboleggiata da dei francobolli che selezionerete e che identificano delle attitudini del vostro personaggio – prudente, arrogante, romantico, e via dicendo. Il risultato è che la storia di Over the Alps si scrive man mano che il giocatore sceglie cosa fare, arrivando anche a vicoli ciechi o situazioni poco piacevoli.
La storia ha un sapore “alla Hitchcock” e ricorda assai i suoi thriller in bianco e nero – ma non ci sono situazioni visivamente violente, e può essere giocato da chiunque sopra i 12 anni. Il gioco è diviso in una serie di capitoli, e per arrivare alla fine impiegherete circa quattro-cinque ore.
Potendo giocare con diversi ragazzi, sarebbe interessante iniziare assieme per “entrare” nella storia e spiegare o ripassare il periodo storico, per poi lasciare loro libertà e vedere, dopo un’oretta, come le loro storie siano evolute in modo diverso, proprio come nei libri-game degli anni ’90.
Per ora, Over the Alps è inserito nel programma Arcade di Apple, l’abbonamento “flat” mensile di Apple per giocare senza limiti ai cento titoli (anzi, ormai qualcuno in più) contenuti nel suo “paniere”. Tutti questi giochi, una volta pagati i 5 euro mensili, non hanno costi addizionali e non hanno acquisti in-app (quelle classiche offerte da “se vuoi continuare a giocare, paga 50 centesimi per cinque gemme”).
Se avete un iPhone o un iPad e non siete mai “entrati” in Arcade, potrete provare il servizio per una settimana in modo gratuito – più che sufficiente per provare e finire Over the Alps!
Inoltre, il 31 marzo uscirà anche per Steam su PC.
