That Dragon, Cancer: un videogame struggente

That Dragon, Cancer è una storia vera, purtroppo triste. È la storia di Joel, un bimbo a cui solo a 1 anno di vita è stato diagnosticato un cancro terminale. A sviluppare il gioco sono stati gli stessi genitori del piccolo: il papà Ryan, programmatore e sviluppatore, e la mamma Amy, sceneggiatrice, a cui si sono aggiunti un piccolo gruppetto di amici che hanno aiutato a completare il lavoro.
A stupirmi non è tanto il gioco quanto la forza e la determinazione che i coniugi hanno avuto nel cercare di affrontare prima la malattia e poi la sofferenza con uno sguardo sempre positivo (nei limiti del possibile): una forza d’animo che ben si riesce a percepire in questo videogame. Senza spendere altre parole se ne avete voglia potete approfondire meglio la storia di Joel sul sito ufficiale di The Dragon Cancer.
Di cosa tratta
That Dragon, Cancer è stato pubblicato nel 2016 per dispositivi mobile iOS e Android e per PC (da scaricare attraverso la piattaforma Steam). Lo stile di gioco non è semplice da definire: prevalentemente è quello delle avventure ‘punta e clicca’, sebbene qualche volta si passi ad altre forme ludiche.
Ma That Dragon Cancer non intende certo divertire con la bontà del gameplay: l’opera si conclude in una manciata di ore ed il focus principale sono le emozioni che vuol trasmettere. Amy e Ryan (i genitori di Joel) hanno voluto raccontare la propria esperienza senza andare troppo per il sottile, lasciando ben trasparire talvolta la tristezza, talvolta la speranza, e altre i momenti di gioia vissuti col figlio nei 4 anni di malattia.
Ci piace perché…
Ci sono molti momenti toccanti in That Dragon, Cancer: tanto per fare un esempio nel gioco aiuteremo Amy a camuffare le corsie dell’ospedale in una sorta di pista per i go-kart (con tanto di power-up, ossia le medicine somministrate a Joel in terapia), con un impatto estetico un po’ surreale ma che ci fa ben comprendere quanto i genitori si siano impegnati per offrire al piccolo dei momenti di felicità e spensieratezza.
Sul sito ufficiale del Pegi That Dragon, Cancer non sembra essere nel database, sebbene negli store online di Apple, Google e Steam compaia un ‘Pegi 3’. Onestamente non credo che sia un gioco adatto ad un pubblico giovanissimo: da un punto di vista pratico il gameplay è abbastanza lento e l’esperienza mi insegna che ad un bimbo piccolo piacciono videogame più scanzonati, semplici ed immediati. In passato su Mamamò.it per opere un pochino più profonde ho sempre consigliato ai genitori di giocarle insieme al proprio bambino/ragazzino, dato che la presenza di un adulto aiuta spesso a smorzare il ‘fuoco’ tipico di molti adolescenti che li porta ad affrontare i videogame in modo frenetico, veloce, perdendosi i dettagli che arricchiscono l’esperienza.
Perfetto per chi…
In That Dragon Cancer ci sono scene tanto toccanti (come quella in cui il giocatore veste i panni di Joel che armeggia con un giocattolino mentre si assiste allo strazio dei genitori quando il medico li informa della diagnosi terminale) che persino un adulto non vede l’ora che passino, che si arrivi alla scena successiva. È facile immedesimarsi nei protagonisti di un videogame perchè, rispetto ad altri media, si interagisce con l’ambiente, i personaggi, la storia; ci si sente coinvolti. Per questo motivo ritengo sarebbe opportuno affrontare il gioco insieme ad un adolescente, così da poter riflettere insieme sull’esperienza con quel minimo di maturità in più che That Dragon Cancer richiede per essere compreso.
In conclusione potremmo definire That Dragon Cancer come un gioco non per tutti. Un’opera particolare, sia dal punto di vista emotivo che estetico (tante le scene surreali in cui Joel combatte contro un drago, un male che comunque trova sempre la sua strada), che proprio per la sua unicità ha vinto anche numerosi riconoscimenti.
That Dragon, Cancer. Sviluppatore: Numinous Games. Piattaforme: PC, Android e iOS. Prezzo: Steam 9,99 € / Google Play 4,99 € / App Store 5,49 €.