Cricket Kids: I Contrari

Cricket Kids. I contrari. Sviluppatore: SlimCricket. Supporto: iPhone, iPod Touch e iPad. Richiede iOS 4.3 o superiori. Lingua: Italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e tedesco. Prezzo: € 1,99 su App Store, Google Play e Amazon/ € 2,00 su Samsung Apps.

Lo sviluppatore francese Slim Cricket ha lanciato a dicembre in 6 lingue diverse “I contrari” la sua prima app educativa della serie Cricket Kids, che ha per protagonisti due piccoli grilli dispettosi che scorrazzano in vari ambienti domestici. Seguendoli dalla camera da letto al bagno al giardino, i bambini interagiscono con gli ambienti e aiutano i due personaggi a passare da una situazione all’altra: spegnere/accendere delle candeline, sporcare/pulire lo schermo, rompere/riparare un robot. Apprendono così alcuni concetti e i loro contrari come “piccolo/grande”, “aperto/chiuso”, “rumoroso/silenzioso”.

L’aspetto più interessante dell’app sono sicuramente le diversificate modalità di interazione, che sfruttano tutte le potenzialità del tablet, dal microfono alla telecamera all’accelerometro, stimolando il bambino con effetti inattesi e coinvolgenti, come spegnere le candeline della torta soffiando sullo schermo, scuotere il dispositivo per mettere in disordine la stanza o – meraviglia! – svegliare i due grilli gridando nel microfono e guardare il proprio viso riflesso distorto nello specchio del bagno. Proprio perché utilizza una serie ampia di comandi l’app per evitare frustrazioni prevede dei suggerimenti di utilizzo, con icone che compaiono in sovrimpressione, un po’ invasivamente, ma indubbiamente in modo efficace. Forse la loro comparsa potrebbe essere un po’ ritardata, per lasciare al bambino il tempo di provare da solo, dato che una parte del divertimento sta sempre nello scoprire da soli “come funziona”.

Un’app indubbiamente divertente ed intelligente, che ha purtroppo il suo punto debole nella localizzazione in italiano, afflitta da alcune traduzioni discutibili (“allumé” come contrario di spento viene tradotto come “illuminato”, anziché “acceso”) e uno speakeraggio metallico e piatto. La voce femminile poco naturale dell’italiano spicca in negativo soprattutto se confrontata con la freschezza della versione francese e inglese, interpretate con efficacia da un bambino, che sussurra quando dice “silenzioso” ed esulta quando il regalo da “piccolo” diventa “grande”!