Lego Life, Lego lancia il social network per bambini

Il mondo dei social media attira i bambini sotto i 13 anni, che aggirano le regole di Facebook, WhatsApp e Instagram e si iscrivono, talvolta con l’aiuto dei loro genitori, mentendo sulla propria età. Secondo una recente ricerca della BBC, in Inghilterra tre quarti di ragazzi tra i 10 e i 12 anni hanno un loro profilo su un social network.

Facebook da tempo pensa di aprire una rete apposta per under 13, per fare in modo che possano usare le funzionalità dei social in un ambiente sicuro (e usare la carta di credito di mamma e papà). Anche altre aziende si sono avventurate negli stessi territori, come Twigis, nata da un’alleanza tra RCS e l’israeliana Tweegee, che sembra però non aver avuto molta fortuna e la stessa Disney, con l’app di messaggistica Disney Mix.

Ora ci prova Lego, forte dei milioni di fan che può vantare il marchio cult dei mattoncini, dopo la fortunata operazione di riposizionamento degli ultimi anni, che l’ha portato a coniugare il tradizionale universo delle costruzioni con il mondo digitale (con Lego Dimensions) e cinematografico.

Lego Life è un social network che consente ai bambini di sposare le esperienze di gioco fisico con quelle digitali, espandendo quindi le opportunità già sperimentate tramite la sezione Cool Creations del Lego Club, in cui gli utenti possono condividere le proprie costruzioni. L’app al momento è disponibile per iOS e Android solo in alcuni paesi – tra cui l’Italia non figura ancora – ma promette di espandersi ad altri mercati nei prossimi 2 anni.

La piattaforma permette di partecipare ai LEGO challenges, guardare i video LEGO, leggere notizie LEGO, trarre ispirazione dalle creazioni di altri fan e ovviamente scoprire i nuovi prodotti LEGO. Il tutto con strumenti e meccanismi da social media: posso commentare, aggiungere like ed emoji personalizzati, creare un avatar 3D o seguire gruppi dedicati a tematiche specifiche (animali, veicoli, eroi…). Il principio di lego Life è quello della lifestyle brand, che accompagna i bambini in ogni momento della giornata (non è un caso che il marchio si sia allargato all’abbigliamento).

L’app consente ovviamente di connettersi in un ambiente sicuro, che non permette di condividere informazioni personali o immagini che possano identificare o localizzare gli utenti. Lego dichiara che tutti i contenuti sono monitorati da dipendenti con una formazione specifica sulla sicurezza dei bambini. Ci chiediamo come questo possa essere sostenibile nel lungo periodo, nel caso in cui – come crediamo Lego si auguri – il network dovesse avere successo e il numero degli utenti dovesse crescere.