Adoro le patate, giocare alla sostenibilità

Adoro le patate. Sviluppatore: National Film Board of Canada. Requisiti: compatibile con iPhone, iPad e iPod touch. Richiede iOS 5.1.1 o successive. È necessario Android 4.2 o versioni successive. Lingue: inglese, francese (anche canadese), italiano, spagnolo. Prezzo: gratis
Adoro le patate (titolo originale, I Love Potatoes) è un videogioco, una cosiddetta “avventura grafica”, realizzato dal National Film Board of Canada allo scopo di insegnare in modo giocoso e alternativo i valori della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale. Per favorirne la diffusione più ampia possibile, l’applicazione è disponibile sia in versione browser per computer sia in versione iOs e Android per tablet e smartphone. La realizzazione del progetto ha potuto contare su un team di altissimo livello, formato da videomaker, artisti e progettisti non solo di indiscussa professionalità, ma fortemente coinvolti e motivati sui messaggi sociali veicolati dal gioco.
Ideato da Vali Fugulin, documentarista che da anni esplora le realtà svantaggiate e appassionata sostenitrice delle sinergie che si innescano nelle comunità, si è avvalso dell’esperienza di Ruben Farrus di Minority Media (co-creatore del pluripremiato videogioco “Papo & Yo” e di “Spirits of Spring“). Le illustrazioni sono del canadese Patrick Doyon, filmmaker, animatore (suo il cortometraggio Sunday, nominato per gli Oscar 2012) e autore del libro per bambini Le Voleur de sandwichs (ed.La Pastèque), in lizza per il Prix Jeunesse des Libraires du Québec. Data tanta premessa, il risultato non poteva che essere eccellente.
Ambientato in un verde mondo distopico, l’avventura ha inizio in un villaggio ideale abitato da inconsapevoli consumatori, che raccolgono i frutti (le patate) che l’ambiente offre loro per darle in pasto a un voluminoso e incombente mostro rosa; in cambio la strana creatura regala loro ogni bene necessario e desiderato: torte, patatine ma anche televisori, console da videogioco ecc. Il protagonista (che muoviamo tappando e trascinando sullo schermo touch o cliccando e trascinando con il mouse) è Chips, un simpatico gnomo con un cappello a cono, che come tutti gli altri abitanti del villaggio porta sempre sulle spalle una capiente gerla da stipare di patate. All’inizio anche Chips si comporta come tutti gli altri: sfrutta acriticamente le risorse che l’ambiente spontaneamente offre per ottenere dal mostro ciò che vuole (una torta, per esempio), ma anche per aiutare il Sindaco a costruire il suo palazzo.
Tutto procede tranquillamente finché le piante di patate improvvisamente sfioriscono e il mostro, ormai sovraccarico, sviene. Scatta così l’allarme nel villaggio, i più si disperano autocommiserandosi, ma su suggerimento della saggia Tuberosa, Chips è spronato a partire in missione per chiedere aiuto a un’altra comunità. Si tratta di un gruppo di “maker green” che vive lontano, verso il mare, recuperando i vecchi elettrodomestici abbadonati nella discarica. Con i pezzi progettano macchine e ingegnosi robot, funzionali al riutilizzo delle scorie del mostro.
E’ qui che Chips troverà nuovi amici e nuovi valori (quelli della cooperazione, ma anche della sostenibilità e dell’innovazione responsabile), che saranno risolutivi per la sua comunità, alla quale alla fine dell’avventura sarà in grado di dare nuovi punti di riferimento civili e ambientali.
Il gioco si articola in 10 semplici prove. Di volta in volta sullo schermo ci viene indicata una missione, per portare al termine la quale occorrerà raccogliere patate e bucce, trovare amici e pezzi meccanici in numero sufficiente. Nelle varie scene di gioco i personaggi parlano molto fra di loro e per non appesantire troppo l’applicazione con testi “speakerati” in diversi idiomi, i messaggi sono stati affidati a strategici fumetti e a una buffa lingua fatta di suoni indistinti. La sensibilità degli autori ha voluto che il gioco fosse tradotto in molte lingue, fortunatamente anche in italiano, per cui i dialoghi, la cui importanza è fondamentale per recepire appieno i valori del gioco, sono accessibili praticamente a tutti a partire dai 7 anni.
A rendere più lieve l’intento educativo dell’applicazione intervengono comunque la freschezza delle tavole illustrate, le caratterizzazioni/caricature dei personaggi (che si ispirano a persone che realmente esistono!) e una colonna sonora scoppiettante e incalzante. Spiace solo, al termine dell’esperienza di gioco, che il tutto si risolva troppo velocemente.