Pango Blocks, allena la mente
Pango Blocks. Sviluppatore: Studio Pango. Requisiti: compatibile con iPad, iPhone, iPod Touch. Richiede iOS 6.0 o successive. Richiede Android 2.3 e successive. Lingua: tutte. Prezzo: € 2,99 su iTunes e Google Play
Abbiamo conoscito Pango, il tenero procione disegnato dal disegnatore franco-giapponese Julien Akita, qualche anno fa. Lo sviluppatore Studio Pango aveva cominciato proponendo applicazioni per bambini molto poccoli, dall’impianto sempre narrativo e interattivo, rivolte però ad un utilizzo mediato dal genitore. Il bambino, infatti, per procedere nella lettura e nel gioco doveva per forza essere affiancato da mamma o papà in quanto assente una voce in modalità autoplay che non solo raccontasse le storie di Pango, ma anche suggerisse le interazioni necessarie per farle procedere.
Studio Pango propone oggi applicazioni più giocose, meno “sfogliabili” e rivolte anche ad un pubblico di bambini un po’ più grandi, desiderosi di interagire ma soprattutto di giocare, superando livelli e ostacoli e mettendosi alla prova con i primi rompicapo.
Il procione questa volta è alle prese con quello che potremmo definire un inizio di platform game, essendo sempre pronto a superare un percorso per raggiungere un oggetto, che sia una lattina vuota per portare a termine la raccolta differenziata dei rifiuti, che sia un vasetto di miele per consentire all’amico porcellino di cucinare una golosa torta. Ogni capitolo di gioco (in tutto sono 5) è contestualizzato infatti da una piccola narrazione animata che lo introduce e che lo chiude, per rendere significativo e umoristico ogni singola impresa di Pango.
Ancora una volta non c’è parlato, ma davvero questa volta non serve: i bambini capiscono in fretta cosa devono fare, ovvero utilizzare i pezzi che hanno a disposizione nella parte inferiore dello schermo (che poi altro non sono che forme geometriche di triangoli, quadrati, rettangoli e trapezi) per rendere meno accidentato e pericoloso il percorso di Pango e consentirgli di raggiungere i suoi obiettivi. Attenzione, non si tratta solo di semplici incastri: mano a mano che procediamo serve sempre più logica e si introducono anche piccole variabili, come l’equilibrio possibile nella sovrapposizione delle forme e come l’appoggio laterale di un pezzo a un altro. Inoltre, si arriva presto a capire che non sempre tutti i pezzi che abbiamo a disposizione sono necessari, alcuni possono avanzare, e che la soluzione possibile non sempre è la stessa.
Le modalità di gioco sono due, una più semplice e una più complessa. E’ possibile creare un profilo per ogni giocatore e in modo ciascuno tenga in memoria il punto in cui ha abbandonato il gioco. L’app, per la semplicità e l’intuitività della sua struttura e navigazione, è adatta ai bambini in età prescolare, ma darà filo da torcere anche a quelli di 6-7 anni.