Among Us, caccia all’infiltrato

Among Us

Se avete figli o fratellini in casa, sarete abituati al fatto che passino molto tempo a videogiocare con il cellulare o su console. Però probabilmente da qualche settimana avete notato che giocano a un titolo nuovo: Among Us. Di che si tratta?

Beh, innanzitutto sappiate che è un gioco del 2018, ma che è “esploso” solo da qualche tempo. Merito di Twitcher e Youtuber che dalla scorsa estate hanno deciso di giocarlo sui loro canali da milioni di fan, coinvolgendo moltissimi giocatori che prima di allora non ne avevano mai sentito parlare. Se non avete idea del perché Twitch sia così popolare e importante, leggete qua e capirete.

Fondamentalmente, Among Us è un gioco di gruppo: fino a 8 giocatori si ritrovano su una astronave nello spazio, e sanno che uno di loro è un impostore (che viene deciso casualmente a inizio partita). Mentre i sette componenti dell’equipaggio “regolari” pensano a mettere in sesto la nave e cercano di completare il loro viaggio, l’impostore non solo può danneggiare i sistemi dell’astronave ma può anche uccidere gli altri componenti del team. Quando viene ucciso un personaggio, gli altri si riuniscono in sala conferenze e cercano di capire chi è l’assassino. “Ho visto il Blu aggirarsi vicino al Verde prima che fosse ucciso”; “io ero con il Rosa, non è lui”; “secondo me è il Rosso, ha un atteggiamento sospetto”. Si chatta per iscritto per qualche minuto, e poi si vota. Se viene votato l’impostore, il team ha vinto. Se invece, come succede spesso, viene votato e buttato nello spazio profondo un innocente, si continua a giocare, sempre in meno e sempre più vulnerabili. I giocatori “uccisi” possono  lasciare il gioco oppure proseguire come “fantasmi”, cercando di far funzionare la nave senza però poter comunicare con i “vivi” (altrimenti sarebbe troppo facile).

Among Us è un misto di Cluedo e di Briscola chiamata: bisogna capire dagli indizi chi è il probabile assassino, e si sospetta sempre di tutti gli altri. Il vero impostore farà di tutto per sviare gli altri giocatori, seminando falsi indizi e dichiarando falsità conclamate, e sghignazzando sotto i baffi quando l’inganno riesce e un innocente finisce là dove non si sente urlare. Ogni mappa di gioco ha dei “sistemi” di controllo (telecamere, mappe interattive, ecc) quindi, se il gruppo gioca con un po’ di logica, è facile incastrare l’assassino.

“Quel viola lì mica me la racconta giusta”. Among Us è il gioco dei sospetti e degli inganni, e in cui è meglio non rimanere mai da soli. 

A proposito, la violenza è ridotta ai minimissimi termini. La grafica è da cartone animato, i personaggi sono dei “cosi” colorati con il casco spaziale e l’omicidio manco si vede. Non ci sono sparatorie o altro, solo l’assassino può attaccare gli altri e se lo fa senza preoccuparsi di essere scoperto, viene sbattuto fuori dalla nave al primo omicidio, quindi deve agire nell’ombra.

Uno dei “giochini” che dovrete affrontare per riparare la nave. Sono semplicissimi, servono più che altro a costringere i giocatori “normali” a rimanere in uno stesso posto per un po’ di tempo, e diventare vittime più semplici del perfido impostore. 

L’unico problema che vi segnalo ai genitori è che la chat, generalmente in inglese, può contenere qualche parolaccia. C’è un sistema di censura per le parole brutte in inglese, ma è facile aggirarlo e i vostri figli potrebbero chiedervi “cosa vuol dire ‘suxx’ o ‘F0ck’?”. Niente di drammatico, e niente che non scoprirebbero facilmente su qualsiasi canale Youtube. Per inciso, io sono felice che le mie figlie giochino e chattino in inglese perché imparano lo “slang” come difficilmente succede a scuola.

“Maledetto Rosa, mi ha teso un’imboscata mentre riparavo il motore!” Ora il giocatore potrà decidere se abbandonare la partita e il gruppo, o vagare come un fantasmino per la nave cercando di aiutare i suoi compagni rimasti in vita nelle riparazioni della nave. 

Per il resto, Among Us è tremendamente spassoso. Ci ho giocato con le mie figlie vedendo come affrontavano il “caso”. Mi ha colpito che entrambe, se venivano fatte fuori, invece di lasciare la partita e iniziarne una nuova preferissero continuare a mandare avanti la nave risolvendo i piccoli minigiochi necessari per rimetterla in sesto.

Su iOS e Android il gioco è gratuito e, come Fortnite, sopravvive vendendo abbellimenti grafici che non influiscono sul gameplay (i giocatori non diventano più “forti” o veloci). Su PC, costa poco più di 3 euro – e i giocatori possono trovarsi indipendentemente dalla piattaforma. Per ora non è disponibile per console.