Prisme7, il videogioco del Centre Pompidou

Il Centre Pompidou di Parigi propone ai suoi visitatori, reali e virtuali, il videogioco gratuito Prisme7. Pensato per un pubblico di adolescenti (dai 12 anni in su) e adulti, consente due esperienze parallele e contemporanee, una di gioco e una di scoperta di 40 delle opere della collezione permanente.
Partendo dalla considerazione che “Il videogioco è una delle forme d’arte più recenti nella nostra cultura”, l’azienda Bright, specializzata in creazioni generative e interattive, ha sviluppato Prisme7 su commissione del Centre Pompidou. Il connubio videogiochi e arte non è nuovo, sperimentato nel nostro Paese soprattutto attraverso le app di TuoMuseo, che ha ideato coinvolgenti avventure grafiche come Past for the Future, A life in Music e The Medici Game per proporre a un pubblico di giovanissimi narrazioni interattive che hanno sullo sfondo e negli intrecci tanti interessanti pezzi del passato artistico italiano.
Come funziona Prisme7?
Prisme7 non parte invece da una narrazione, non è un’avventura grafica, prevede piuttosto come in un “platform” una serie di livelli in cui siamo chiamati a spostare un punto che attrae sul suo cammino punti più minuti (da utilizzare poi nei momenti opportuni per superare ostacoli e situazioni bloccanti). Lo sciame di puntini si muove in labirinti che in ogni livello cambiano sembianze, a seconda degli artisti, delle opere e dei principi creativi che vogliono illustrare (Functional Color; Systemic Color; Committed Color; Emotional Color; Mystical Color; Perceptual Light; Physical Light). I livelli sono 7 e una volta percorsi e sbloccati consentiranno di acquisire informazioni utili per una più ampia comprensione delle opere d’arte del museo e dei principi fondamentali della creazione artistica moderna e contemporanea. Da Mondrian a Veilhan via Warhol, si sbloccheranno così i principali capolavori del Centro Pompidou.
Un’esperienza di gioco in un mondo ispirato all’arte
Il tentativo è dunque quello di portare i giovani giocatori (e non solo) nel mondo dell’arte contemporanea attraverso l’immersione in un mondo visuale che prende vita dalle poetiche e dalle opere degli artisti moderni più famosi tra Europa e Oltreoceano. La volontà è di non essere didascalici, ma piuttosto di partire dall’esperienza per arrivare a mostrare concetti complessi, da riscontrare infine nelle opere che si rivelano al termine dei labirinti. E forse questa è la parte più difficile e meno riuscita del videogioco Prisme7: il passaggio dal momento ludico a quello educativo, in cui ci viene chiesto di riflettere sul gameplay appena svolto alla luce di un quadro o di un’installazione artistica successivamente presentata in una scheda statica.
Disponibile in inglese e in francese, accessibile in 149 paesi, il videogioco Prisme7 è stato realizzato grazie a un finanziamento del Ministero per l’istruzione francese.