Buone prassi nell’educazione digitale

I ragazzi imparano dai genitori e dagli adulti come comportarsi davanti agli schermi di tablet, smartphone, computer e televisione. Quando gli adulti di riferimento sono informati e formati sulle buone prassi nell’educazione digitale possono insegnare ai figli un uso consapevole dei dispositivi elettronici che hanno tra le mani. Ecco tanti consigli per capire come gestire il tempo dei nostri bambini davanti allo schermo, per non lasciarli soli nella loro vita virtuale.

contenuti pericolosi sul web

Gruppi su WhatsApp che inneggiano a Hitler; chat su Telegram in cui ci si scambia materiale al limite e oltre il limite della legalità; condivisione con gli amici di video e foto a sfondo razzista… la cronaca racconta spesso di ragazzi che si mettono a rischio sul web maneggiando contenuti pericolosi. A spingerli il desiderio di trasgredire, di rompere limiti e tabù, senza però avere la consapevolezza delle conseguenze nel mondo reale.

tecnostress

Computer, tablet, pc, smartphone e tv sono strumenti utili e una grande opportunità per la nostra vita quotidiana. Tuttavia, non sempre le tecnologie contribuiscono al nostro benessere; anzi, spesso corriamo il rischio che aumentino il nostro malessere e ci rendano “tecnostressati”. Non è un problema che riguarda solo gli adulti, ma anche i ragazzi. Ne parliamo direttamente con loro.

follower

L’adolescente del 2019 deve fare i conti con i propri follower sui social. Il loro numero, inutile girarci attorno, conta perché la società in cui viviamo mette al centro la prestazione e il risultato. Chi è popolare ha successo e, annebbiati dai numeri, non ci si ferma abbastanza a pensare a come si è raggiunto quel successo. Serve allora spiegare a un figlio che la popolarità non deve essere l’obiettivo a cui tendere ma l’eventuale conseguenza di un lavoro ben fatto