Mostri mitologici: scoprire i miti antichi con un’app

Mostri Mitologici. Sviluppatore: Sema snc. Requisiti: Compatibile con iPhone e iPad. Richiede iOS 7.0 o successive. Lingua: Italiano e Inglese. Prezzo: 2,99 €.

Di cosa tratta

Capita talvolta di imbattersi in un’app che si distingue nel mare magno degli store per l’originalità del concept e del tema trattato. È il caso di Mostri mitologici, che propone in digitale ai ragazzi – età ideale suggerita 9-11 anni, ma godibile anche per un pubblico adulto – le storie dei miti greco-romani, raccontate dai protagonisti stessi. Sono infatti Aracne, Scilla, Medusa, Cerbero, Acheloo, Chirone, Ecate, Tifone e il Minotauro a narrare il loro destino tragico, con un ribaltamento di prospettiva che mette in evidenza la “mostruosità” del comportamento di uomini e dèi e rende i mostri del mito vittima di un fato drammatico a cui non possono sfuggire. Così scopriamo che cosa pensa un gigante chiuso in un vulcano o un ragazzo per metà umano e per metà bovino prigioniero di un labirinto e ascoltiamo cosa prova una splendida ragazza trasformata in una creatura dai capelli di serpente. Amore, invidia, lussuria, paura, ira, rimozione: gli eterni motori della narrazione si coagulano in storie accompagnate dalle illustrazioni di Lucia Conversi (Pinocchio e Ulisse di Elastico), che si è ispirata a vasi Attici del VI e del V secolo a.C. oltre ad opere di scultura e di artigianato artistico antico, e dalla musica originale di Paolo Vigliarolo che ha composto i temi musicali dell’app utilizzando strumenti antichi o etnici come i cembali, i crotali, il sistro o la zourna. Poiché per i miti greci era essenziale il legame con i luoghi – ogni mito ha i suoi luoghi e ogni luogo ha i suoi miti – gli sfondi di molte scene sono fotografici e collocano l’azione nella geografia di oggi, dalla spiaggia di Scilla, al Lago Pergusa, dall’Etna, al Monte Olimpo. Inoltre, l’interfaccia dell’App è costituita da un planisfero, realizzato secondo le concezioni geografiche antiche, dove sono stati posizionati i vari mostri.

Mostri mitologici

Ci piace perché…

Mostri mitologici è realizzata con una grande attenzione filologica, che invece di cercare di attualizzare l’universo fantastico dell’Antichità – alla “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo” per intenderci – lavora sulle fonti antiche, come le Metamorfosi di Ovidio, per riportare in vita un mondo in cui il Mediterraneo era uno spazio popolato da creature spaventose. I testi di Sergio Fontana, che ha una formazione come archeologo, sono accurati ma riescono al tempo stesso a restituire il dramma interiore dei protagonisti, a renderli vivi. E sono aiutati in questo dalle voci emozionanti di bravissimi attori professionisti– da segnalare in particolare l’interpretazione di David Haghton per la versione inglese. Interessante anche l’idea di utilizzare le fotografie per collocare nello spazio geografico reale la dimensione fantastica del mito.

Mostri mitologici

Meno convincente invece il design delle interazioni e le animazioni, che spesso risultano fine a se stesse e troppo elementari per affascinare un pubblico di preadolescenti abituati ai prodigi 3D delle megaproduzioni di videogiochi. Meglio non scendere proprio nella stessa arena e proporre invece ai ragazzi e ai loro insegnanti una bookapp in cui a fare la differenza, più che i virtuosismi tecnologici, è la grandissima cura dei contenuti.

Perfetta per chi…

Vuole raccontare ai ragazzi i miti antichi, senza rinunciare all’approccio filologico e alla loro dimensione tragica e spesso truculenta, ma senza dover per forza virare sull’effetto mutante alla X-Men.